Mattinata all’insegna degli acquisti per i petroliferi dopo gli attacchi ad alcuni impianti in Arabia Saudita, che ne hanno più che dimezzato la produzione innescando il rally delle quotazioni del greggio.
Intorno alle 10:50 Tenaris (+3,6%), Eni (+2,4%) e Saipem (+2%) sono gli unici titoli a scambiare in territorio positivo all’interno del Ftse Mib, che viaggia invece in ribasso dell’1,1 per cento.
Le big italiane si allineano all’andamento del settore in Europa, dove l’Euro Stoxx Oil & Gas viaggia a +2,7% trainato dall’andamento dei futures sul greggio, con il Wti a 59,2 $/bl (+7,9%) e il Brent a 65,5 $/bl (+8,7%).
L’Arabia Saudita continua intanto a lavorare per recuperare parte della produzione persa, pari a circa il 5% dell’intero output globale, con l’obiettivo di ripristinare circa un terzo del deficit nei prossimi giorni.
Nel frattempo le necessità del mercato verranno soddisfatte grazie alle scorte, non solo saudite ma anche eventualmente americane dopo l’autorizzazione di Washington all’utilizzo della riserva straordinaria.
Nessun intervento per il momento invece da parte dell’Opec che, tramite le parole del Segretario Generale Barkindo, ritiene ancora prematuro parlare di un aumento della produzione da parte dei paesi membri.