“Proseguire nel percorso di espansione territoriale, massimizzare la soddisfazione del cliente e conservare quella redditività che ci ha caratterizzato negli ultimi anni”. Strategie grazie alle quali Unieuro accelera sullo sviluppo, mantenendo nel contempo sempre alta l’attenzione sulla nuove opportunità di M&A, in presenza di un mercato ancora molto frammentato. Strategie e iniziative apprezzate dalla Borsa, che ha impresso al titolo uno scatto di oltre il 25 per cento da inizio 2019, superando nettamente il Ftse Italia Star (+13,3%) e in misura ancora maggiore l’indice settoriale di appartenenza (+0,3%).
Unieuro ha archiviato un primo trimestre 2019/2020 molto positivo con ricavi balzati del 18 per cento. Un trend proseguito anche nei successivi mesi estivi, con un rallentamento nel solo mese di agosto, appesantito dalle incertezze politiche in Italia, e che dovrebbe consentire al gruppo romagnolo di chiudere un altro esercizio positivo.
Risultati frutto di una consolidata strategia di crescita che prevede, come affermato dall’Ad Giancarlo Nicosanti Monterastelli, di “Proseguire nel percorso di espansione territoriale, massimizzare la soddisfazione del cliente e conservare quella redditività che ci ha caratterizzato negli ultimi anni”.
Il tutto in uno scenario di mercato sfidante, in quanto ancora in via di consolidamento e caratterizzato da iperpromozionalità, ma moderatamente positivo, nel quale Unieuro è pronta a valutare attentamente e a cogliere nuove opportunità di M&A.
Una capacità testimoniata dall’importante storia quindicennale di crescita per linee esterne, culminata nel 2018 con l’acquisizione di 12 negozi dalla famiglia Pistone “che ci hanno permesso di approdare in Sicilia e che sono stati riaperti a marchio Unieuro lo scorso 1° marzo”.
Strategie e risultati positivi apprezzati dagli operatori e dal mercato, ove il titolo Unieuro ha guadagnato oltre il 25 per cento, surclassando il Ftse Italia Star (+13,3%) e ancora più marcatamente l’indice settoriale (+0,3%).
Giancarlo Nicosanti Monterastelli, Ceo di Unieuro, illustra le priorità strategiche
“Proseguire nel percorso di espansione territoriale, massimizzare la soddisfazione del cliente e conservare quella redditività che ci ha caratterizzato negli ultimi anni”.
Sono queste le priorità strategiche di Unieuro, delineate da Giancarlo Nicosanti Monterastelli, Amministratore Delegato della società. Il tutto in presenza di “un mercato ancora molto frammentato e in via di consolidamento nonché caratterizzato da elevati livelli di promozionalità”.
E lo scenario di mercato, continua il Ceo,“che si delinea moderatamente positivo, dovrebbe permetterci di proseguire nel percorso di sviluppo, valutando attentamente le opportunità di M&A, che dovessero presentarsi sul territorio nazionale e continuare a lavorare per garantire una sempre maggiore vicinanza alla nostra clientela”.
Proseguire nel percorso di espansione territoriale
La prima priorità strategica, afferma Nicosanti Monterastelli, “è rappresentata dal proseguimento del percorso di espansione territoriale in Italia”.
“Un processo di sviluppo il cui successo è testimoniato dalla nostra importante storia di acquisizioni, ormai quindicennale”, aggiungendo che “le operazioni di M&A che realizziamo entrano normalmente a regime nell’arco di 12- 18 mesi”.
Al riguardo il capo azienda ricorda che “veniamo da un 2018 in cui abbiamo realizzato rilevanti acquisizioni, tra cui gli 8 negozi ex-DPS/Trony e i 6 negozi nel Triveneto, ex-Galimberti/Euronics. A inizio 2019 abbiamo invece chiuso l’operazione più importante degli ultimi anni, la seconda per dimensioni nella storia di Unieuro: quella avente ad oggetto 12 negozi ex-Pistone/Expert, che ci hanno permesso di approdare in Sicilia e che sono stati riaperti a marchio Unieuro lo scorso 1° marzo”.
E non è tutto in quanto “manteniamo sempre alta l’attenzione su eventuali opportunità di M&A, valutandone sempre in maniera puntale la sostenibilità dal punto di vista economico”.
Tutto questo rimanendo comunque consapevoli, riconosce l’Ad,“che la nostra copertura territoriale in Italia è già oggi rilevante grazie ad una rete di oltre 500 negozi, anche se non ancora pienamente soddisfacente. Infatti non siamo ancora ad esempio presenti in alcune regioni, come la Campania e la nostra copertura in città come Milano e Firenze non è sufficiente”.
Massimizzare la soddisfazione del cliente
Il sopracitato percorso di espansione territoriale e di copertura delle aree non ancora sufficientemente presidiate, con l’apertura e l’acquisizione di nuovi punti vendita, afferma Nicosanti Monterastelli, “ci consente di garantire una sempre maggiore vicinanza alla nostra clientela”.
In tal senso, aggiunge Nicosanti Monterastelli, “per un azienda come Unieuro una soddisfacente esperienza di acquisto, condotta nei negozi retail, online o tramite la rete di negozi affiliati, è un elemento che riteniamo fondamentale in un’ottica di fidelizzazione della clientela e quindi di mantenimento del vantaggio competitivo, alla base del successo di ogni azienda”.
Il concetto di Prossimità per Unieuro, specifica l’Ad, “si declina anche dal punto di vista ominicanale e consiste nel click and collect. Un approccio che consente ai nostri clienti, non solo di effettuare direttamente i propri acquisti nei nostri negozi, ma anche di usufruire di tali punti vendita per il ritiro dei prodotti acquistati online”.
Mantenere i livelli di redditività raggiunti
“Unieuro è stata in grado di dimostrare negli anni la propria capacità di remunerare il capitale investito, generando utili laddove la quasi totalità dei competitori soffre”, come riporta Nicosanti Monterastelli.
Elemento non di poco conto, sottolinea il capo azienda,“in considerazione non solo degli importanti investimenti effettuati per la sviluppo della capacità operativa e della rete distributiva, ma anche di un contesto di mercato, quello dell’elettronica di consumo, in via di consolidamento e caratterizzato da una persistente ed elevata promozionalità, ulteriormente accentuata dalla sempre maggior penetrazione dell’e-commerce”.
“Criticità che Unieuro ha saputo affrontare aumentando il giro d’affari e attraverso un’attenta politica di contenimento dei costi, sfruttando le sinergie con negozi e rami d’azienda acquisiti”.
Pertanto la nostra Società, sottolinea il capo azienda, “ha solide basi per continuare a produrre risultati positivi nonché remunerare e soddisfare i nostri azionisti con un elevato dividendo”.
Lo scenario dei prossimi mesi
Guardando ai prossimi mesi, afferma il Ceo, “Unieuro porterà avanti la strategia di sviluppo fin qui perseguita con successo, i cui frutti dovrebbero portare a una stabilizzazione della marginalità e consentirci di chiudere positivamente anche l’esercizio corrente”.
“Il tutto in un mercato atteso in leggera crescita (+1/+2%), dinamica che dovrebbe mediare una sostanziale stabilità delle vendite dei negozi e una crescita del canale online”.
Mercato, aggiunge l’Ad, “per il quale ci attendiamo inoltre una prosecuzione della fase di consolidamento e di iperpromozionalità, nonché un ulteriore compressione della marginalità soprattutto a detrimento degli operatori meno competitivi, anche a causa dall’accelerazione del canale online”.
Un contesto sfidante nel quale tuttavia, prosegue il capo azienda, “Unieuro è pronta a valutare attentamente e a cogliere le opportunità di crescita esterna, con l’obiettivo di raggiungere un sempre maggiore grado di copertura territoriale e di vicinanza alla clientela”.
I conti del primo trimestre 2019-2020
Il primo trimestre 2019-2020, che si è chiuso lo scorso 31 maggio, afferma l’Ad, “è stato molto positivo, sebbene si tratti del periodo stagionalmente meno significativo dell’anno”.
Nel dettaglio i ricavi sono stati pari a 495,3 milioni, in progresso del 18% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
L’Ebitda adjusted è più che raddoppiato a 3,2 milioni mentre l’Ebit adjusted ha ridotto il deficit del 17% a 3,9 milioni, nonostante ammortamenti e svalutazioni aumentati del 16,4 per cento.
Il risultato netto adjusted, in perdita per via della normale stagionalità del business, è stato negativo per 3,9 milioni, registrando un miglioramento del 20,4 per cento.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 39,1 milioni, che si confronta con una liquidità netta di 20,5 milioni a fine febbraio 2019. Un andamento che ha scontato la ciclicità stagionale del business, con un assorbimento di cassa (adjusted levered free cash flow) pari a 39,7 milioni ed esborsi per investimenti per 23,7 milioni, in particolare per l’acquisto dei negozi ex-Pistone/Expert (17,4 milioni).
Il trend positivo dei primi tre mesi dell’esercizio 2019-2020, conclude sull’argomento il capo azienda, “è sostanzialmente proseguito durante l’estate, con un rallentamento nel solo mese di agosto, legato al calo della fiducia dei consumatori in un contesto di incertezza politica interna”.
Analisti
Attese positive che trovano riscontro anche nelle stime degli analisti.
Stime dalle quali emerge che l’esercizio 2019/2020 dovrebbe chiudersi con ricavi in progresso su base annua dell’11,7% a 2.350 milioni.
L’Ebitda adjusted è atteso in crescita dell’8,7% a 80 milioni mentre l’utile netto adjusted è stimato sostanzialmente stabile, intorno ai 42 milioni.
Sul fronte patrimoniale la posizione finanziaria netta dovrebbe registrare alla fine dell’esercizio corrente una liquidità netta di 30 milioni, in aumento rispetto all’ammontare di fine febbraio 2018 (20,5 milioni).
Borsa
Da inizio anno le azioni Unieuro hanno registrato un rialzo di oltre il 25 per cento, superando nettamente il Ftse Italia Star che, nello stesso periodo, è salito del 13,3 per cento.
Ancora più marcato il gap rispetto all’indice settoriale di appartenenza, che in questi nove mesi del 2019, ha registrato un +0,3 per cento.
Un andamento del titolo decisamente positivo e rilevanti sovraperformance che dimostrano l’apprezzamento della Borsa nei confronti di una consolidata strategia di crescita nonché di una più che soddisfacente politica di remunerazione degli azionisti, con un dividendo di 1,07 € per azione, pagato in giugno, che ai livelli attuali esprime un rendimento cedolare lordo dell’8,7%.