Ad agosto 2019 il tasso sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni si è attestato all’1,68% (in linea con l’1,69% di luglio 2019, 5,72% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è risultato pari all’1,25% (in riduzione rispetto all’1,37% del mese precedente; 5,48% a fine 2007).
Il tasso medio sul totale dei prestiti si è attestato al 2,52% (in lieve calo rispetto al 2,54% del mese precedente e ai minimi storici; 6,18% prima della crisi, a fine 2007), mentre il tasso medio sulla raccolta da clientela si è fissato allo 0,60% (sostanzialmente invariato rispetto allo 0,61% mese precedente).
È quanto emerge dal rapporto mensile pubblicato dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) nella giornata di oggi.
Lo spread fra il tasso di interesse medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie si è fissato a 192 punti base (allineato a luglio 2019; 335 pb a fine 2007).
Le sofferenze nette, a luglio 2019, ammontavano a 32,1 miliardi, in calo rispetto ai 40,1 miliardi di luglio 2018 e ai 66,5 miliardi di luglio 2017. Si segnala che rispetto al picco raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi) la riduzione è del 63,9 per cento.
Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali, a fine luglio 2019, si è attestato all’1,84% (era al 2,32% a luglio 2018 e al 4,89% del picco di novembre 2015).
