Nella prima seduta della settimana l’indice settoriale della moda arretra del 2,2 per cento. Performance inferiore a quella del corrispondente indice europeo di confronto (-2%).
A catalizzare l’attenzione degli investitori sono stati sia gli attacchi del weekend ai centri di estrazione e raffinazione del petrolio in Arabia Saudita sia i deboli dati macro cinesi. A questi si aggiunge l’attesa per il meeting della Fed di domani, che dovrebbe annunciare una riduzione del costo del denaro di 25 punti base.
Le Big del settore partono in territorio negativo con Salvatore Ferragamo a -1,8% e Moncler a -2,3 per cento. La maison del piumino ha debuttato nei Dow Jones Sustainability World ed Europe.
Andamento analogo per le Mid Cap con Tod’s e Brunello Cucinelli in calo rispettivamente dello 0,4% e dello 2,1 per cento.
Zucchi (+2,1%) si è presa la scena tra le Small Cap. Nell’ultimo mese il titolo ha guadagnato il 3,2 per cento.
In moderato rialzo BasicNet (+1,4%), che ha visto salire le azioni proprie al 12,138% del capitale. Il tutto dopo che tra il 9 e il 13 settembre ne ha acquistate 31.100 per oltre 134mila euro.
Vendite contenute Geox (-0,4%), le cui azioni proprie sono pari allo 0,89% del capitale, dopo averne acquistate 101.152 per oltre 129mila euro tra il 9 e il 13 settembre scorsi.
Proseguono le prese di profitto su Ovs (-3%), che da inizio anno ha guadagnato oltre il 58 per cento.
Segno negativo anche su Aeffe (-3,4%). Tra il 9 e il 13 settembre inclusi la società ha acquistato azioni proprie per oltre 23mila euro.