Moncler – Le tensioni a Hong Kong affondano il titolo (-3,8%)

Avvio di seduta difficile per Moncler, la peggiore del principale listino milanese. Intorno alle 10 il titolo cede il 3,8% a 32,8 euro, al di sotto del Ftse Mib (+0,36%) e del relativo indice settoriale moda (-1,84%).

Il ribasso delle azioni prosegue da venerdì 13 settembre, quando avevano segnato un -0,8%, mentre ieri la discesa è stata dello 0,5 per cento.

A pesare sulle quotazioni sono state probabilmente le dichiarazioni di ieri del numero uno della maison del piumino, Remo Ruffini, a margine del roadshow di “Imprese Vincenti” a Milano, promosso per la valorizzazione delle piccole e medie imprese.

Il manager si è detto “cauto” sull’andamento delle vendite per il 2019 a causa delle proteste ad Hong Kong e dei fattori macroeconomici.

Ruffini ha sottolineto il fatto che “l’intera Asia meridionale sta vivendo una situazione non ottimale” e che, al netto di suddetto Paese, “sarebbe un bell’anno”. Hong Kong, infatti, vale il 6-7% del fatturato di gruppo e, comprensivo di Macao e Taiwan, il suo apporto si aggirerebbe all’8-9 per cento.

Tuttavia, il presidente auspica per il gruppo la realizzazione di progetti di crescita e il sostegno della vicinanza al consumatore e della flessibilità dell’azienda.

Si ricorda che ad agosto le vendite avevano colpito il titolo sempre a causa delle tensioni ad Hong Kong, in concomitanza della relocation della boutique di circa 100mq presso l’Aeroporto Internazionale che a seguito delle proteste avevano portato alla chiusura.

Ad oggi, i giudizi raccolti da Bloomberg su Moncler comprendono 18 Buy, 6 Hold e 1 Sell. Il target price medio a 12 mesi risulta pari a 41,30 euro, che incorpora un potenziale upside del 25,9% rispetto alle quotazioni attuali.