Confinvest (Aim) – I costi della quotazione impattano sui margini nel 1H 2019

Confinvest ha chiuso il primo semestre 2019 con ricavi pari a 9,3 milioni (+28,6% rispetto al pari periodo di confronto), per effetto sia dell’incremento dei volumi di vendita/acquisto sia dell’aumento dei prezzi dell’oro.

I ricavi relativi ai servizi di intermediazione e investimento in oro fisico sotto forma di monete d’oro rappresentano l’80% del totale, mentre i ricavi relativi ai servizi di intermediazione e investimento in oro fisico sotto forma di lingotti d’oro certificati il 20 per cento.

Il canale bancario rappresenta l’8,1% dei ricavi al 30 giugno 2019, mentre il canale e-commerce contribuisce con una quota per l’8,5 per cento. Il canale diretto, che beneficia del presidio online, rappresenta invece l’83,4 per cento.

Il primo margine si attesta a 0,7 milioni (+69,7% a/a); esso costituisce la vera proxy del fatturato di un market dealer in oro e rappresenta il saldo netto del transato, comprensivo dell’effetto della variazione del magazzino.

L’Ebitda adjusted, depurato dei costi di quotazione (102 mila euro) si è attestato a 299 mila euro, mentre l’Ebitda reported è pari a 197 mila euro (63 mila euro nel primo semestre 2018).

L’Ebit adjusted è salito a 260 mila euro (43 mila euro nel 2018). Includendo suddetti costi sostenuti per l’Ipo (avvenuta a fine luglio) e l’ammortamento del goodwill relativo a un’operazione straordinaria del 2017 pari a 96 mila euro), l’Ebit reported è pari a 62 mila euro (-53 mila euro nel primo semestre 2018).

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è pari a 1,8 milioni (0,8 milioni al 31 dicembre 2018), mentre includendo la componente liquida del magazzino monete d’oro la posizione finanziaria netta evidenzia liquidità per 1,3 milioni (1 milione a fine 2018).

Il magazzino oro fisico al 30 giugno ha un valore di mercato di 3,5 milioni, mentre quello contabile è di 3,2 milioni.

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