Leonardo Del Vecchio potrebbe incrementare ancora la propria quota in Mediobanca fino a portarsi vicino al 9,9%, soglia oltre la quale servirebbe l’ok della Vigilanza.
È quanto riportano rumor di stampa, dopo che il fondatore di Luxottica ha rilevato il 6,94% della banca di piazzetta Cuccia, ufficialmente come investimento finanziario di medio-lungo periodo.
Un primo indizio sulle intenzioni di Del Vecchio nella governance di Mediobanca lo si potrebbe avere nell’assemblea del prossimo 28 ottobre, chiamata a rinnovare il cda.
La lista dovrà essere presentata dal board uscente o, nel caso remoto che questo non succedesse, dal patto di consultazione che rappresenta il 20,94% del capitale e si riunisce il 25 settembre per il bilancio della banca.
Del Vecchio, non avendo esponenti nel cda e non facendo parte del patto, potrebbe presentare una propria lista.
L’ingresso di Del Vecchio in Mediobanca accende anche i riflettori su Generali, di cui la banca di piazzetta Cuccia è primo azionista con il 13,03%, mentre lo stesso Del Vecchio ne è il terzo con il 4,86 per cento.
Del Vecchio ha anche un buon rapporto con UniCredit, primo azionista di Mediobanca con l’8,8% (anche se la quota viene considerata finanziaria), che potrebbe rafforzare il presidio tricolore su Generali per difenderla da un eventuale interesse da parte di un competitor estero.
Tornando a Mediobanca, al momento sembra preferire restare in posizione di attesa Vincent Bolloré, che detiene il 7,86% dell’istituto e che era uscito dal patto nei mesi scorsi.