Avvio di giornata poco mosso per le quotazioni del greggio che, intorno alle 11:00, mostrano un leggero rialzo con Wti a 58,3 $/bl (+0,5%) e Brent a 64 $/bl (+0,6%).
Il petrolio arriva da due sedute negative, in scia al rally (+15%) innescato dagli attacchi subiti nel fine settimana da due impianti di raffinazione e produzione in Arabia Saudita che ne hanno dimezzato la produzione.
Dopo aver chiuso la seduta di lunedì rispettivamente a 62,9 e 69,02 dollari/barile, Wti e Brent hanno ritracciato cedendo complessivamente oltre il 7,5% nelle ultime due sedute.
Il mercato ha infatti creduto alle affermazioni del Ministro dell’Energia saudita, Abdulaziz bin Salman, secondo cui l’Arabia Saudita sarà in grado di ripristinare l’intera capacità produttiva di 12 milioni di barili/giorno entro fine novembre.
Inoltre, Riyad conta di tornare a produrre 9,8 milioni di barili/giorno a ottobre, quando la capacità produttiva dovrebbe tornare gradualmente a 11 milioni di barili/giorno.
Intanto, l’Arabia Saudita ha dichiarato di ritenere che gli attacchi siano stati “senza ombra di dubbio” promossi dall’Iran mentre gli Stati Uniti, tramite le parole del Segretario di Stato Mike Pompeo, hanno definito l’attacco “un atto di guerra”. Il presidente Trump ha inoltre annunciato l’intenzione di incrementare le sanzioni contro Teheran.