Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un progresso dello 0,9% facendo meglio dell’analogo europeo (+0,2%), beneficiando della tenuta del comparto bancario (+0,2%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,7%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, anche se le due superpotenze sono pronte a proseguire i negoziati. A rendere il quadro più incerto l’attacco subito da due centri petroliferi dell’Arabia Saudita.
Sul fronte italiano, il nuovo Governo appoggiato da 5 Stelle e PD e guidato da Giuseppe Conte ha prestato giuramento, insediandosi ufficialmente. Ora il nuovo esecutivo, che ha ricevuto la fiducia del Parlamento, sta lavorando alla manovra 2020.
Nel frattempo, la Fed ha abbassato i tassi di un quarto di punto e potrebbe avviare un nuovo QE.
Il pronto recupero del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali si mettono in evidenza Azimut (+0,8%) e Fineco (+0,4%) sul Ftse Mib, nonché Banca Generali (+1,3%) sul Mid Cap.
Sul listino principale ancora acquisti su Nexi (+2,1%), sostenuta dal ‘buy’ di Citigroup e tornata al centro di indiscrezioni su una potenziale aggregazione con Sia.
Tra le Mid Cap ok Banca Ifis (+1,7%), che secondo rumor avrebbe ricevuto offerte per gli immobili milanesi, mentre rallenta Cerved (-0,7%), che sta valutando opzioni strategiche per Cerved Credit Management. Flat doValue (0,0%).
Sul Mid Cap prosegue il buon momento di illimity (+1,1%), che ha perfezionato un’operazione di senior financing da 110 milioni.
Tra le Small Cap nuovo stop per Banca Intermobiliare (-2%) in attesa della semestrale, mentre riparte il rimbalzo di Banca Sistema (+3,3%), che potrà accedere al nuovo programma Tltro 3 della Bce per un ammontare disponibile fino a 295 milioni e che ha avviato una nuova cartolarizzazione sul portafoglio cessione del quinto.