Dopo aver raggiunto lo scorso 4 settembre un nuovo massimo relativo intraday a 1,71 euro, le quotazioni dei titoli dell’istituto senese hanno avviato un movimento laterale di breve periodo, che potrebbe essere interpretato come il tentativo di costruire una base di accumulazione necessaria per consentire un nuovo impulso rialzista. Un movimento che ha anche permesso di ricondurre la volatilità dei corsi delle azioni Mps su livelli inferiori a quelli registrati tra fine agosto e inizio settembre.
La realizzazione di uno scenario positivo per le quotazioni dei titoli della banca guidato da Marco Morelli sembra, comunque, subordinata al rapido superamento, confermato in chiusura di seduta, di una prima resistenza statica posizionata a 1,637 euro in quanto si potrebbero ipotizzare margini di apprezzamento fino alla successiva barriera individuabile a 1,688 euro. L’eventuale rottura al rialzo di questo livello potrebbe poi mettere i corsi delle azioni Mps nelle condizioni di raggiungere un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 1,711 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a quota 1,748 euro.
La pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli della banca toscana, al contrario, potrebbe aumentare nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionabile a 1,593 euro, anche se nel medio/breve periodo sembra fondamentale la tenuta del successivo supporto statico, ma anche dinamico (trendline rialzista), individuabile a 1,556 euro. Nel caso di discesa al di sotto di questo livello, il conseguente deterioramento del quadro grafico di medio periodo (a neutrale da positivo) potrebbe spingere i corsi delle azioni Mps verso i due obiettivi ribassisti individuabili rispettivamente a 1,50 euro prima e a quota 1,45 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli Mps è pari a +7,1% (-61,8% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 1,61 euro, con un potenziale rialzista dello 0,5 per cento.
Quotazione di riferimento: 1,602 euro
+9,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,748 euro;
+6,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,711 euro;
+5,4% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,688 euro;
+2,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,637 euro;
-0,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,593 euro;
-2,9% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,556 euro;
-6,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,50 euro;
-9,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,45 euro.