La software house greca Neurosoft, quotata all’Aim Italia, ha chiuso il primo semestre 2019 con ricavi consolidati per 7,2 milioni, in aumento del 15,9% rispetto a 6,2 milioni realizzati nei primi sei mesi del 2018.
Il piano di trasformazione commerciale dell’azienda è stato completato e la strategia “go-to-market” ha già dimostrato l’impatto positivo previsto. Inoltre, la riorganizzazione del reparto vendite, il rafforzamento del team e l’istituzione di nuovi canali di rivendita nei settori Fintech e CSO stanno restituendo risultati considerevoli.
Anche la decisione strategica di accorpare i due pilastri, “Fintech” e “Gaming Analytics”, sotto il nome di “Fintech & Analytics”, ha creato economie di scala contribuendo significativamente al miglioramento dei conti. Le altre due divisioni attraverso cui il gruppo opera restano “Cyber Security Operations” e “Systems Engineering”.
L’Ebitda è negativo per 0,4 milioni, in miglioramento del 29,3% rispetto al deficit di 0,5 milioni del periodo di confronto, grazie alla dinamica dei ricavi e alle azioni di contenimento dei costi.
L’Ebit è anch’esso negativo per 1,3 milioni, in peggioramento del 6,8% a causa di maggiori ammortamenti e svalutazioni (+33,3% a 0,9 milioni).
Il semestre si è chiuso con una perdita netta di 1,3 milioni, a fronte di un risultato netto negativo per 1,05 milioni al 30 giugno 2018.
La liquidità netta del gruppo al 30 giugno ammonta a 0,4 milioni, rispetto a 2,2 milioni a fine dicembre, complice l’impatto derivante dall’adozione del principio contabile IFRS 16 (pari a 1,2 milioni). Nel corso del semestre sono aumentati i flussi di cassa derivanti da attività operative, che il gruppo ha reinvestito nell’infrastruttura operativa.
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