Il Cda di Ovs ha approvato i risultati del primo semestre dell’esercizio 2019/2020, chiuso lo scorso 31 luglio con vendite nette, depurate di quelle riferite al contratto di service verso l’ex cliente svizzero Sempione Fashion AG, pari a 650,6 milioni (-2,4%). A parità di perimetro il calo è del 4 per cento.
L’Ebitda rettificato da eventi non ricorrenti e dalla prima applicazione dell’IFRS 16 è sceso del 22,9% a 62,5 milioni, con la relativa marginalità diminuita al 9,6% dal precedente 12,2 per cento.
L’Ebit rettificato è diminuito del 36,9% a 34,2 milioni e l’Ebit margin al 5,3% (8,1% nel pari periodo 2018/2019).
Il semestre si è chiuso con un utile netto rettificato di 16,8 milioni (-48,6%).
Dal lato patrimoniale, al 31 luglio 2019 l’indebitamento finanziario netto, depurato dell’impatto positivo del mark-to-market (15,2 milioni) e di quello negativo dell’applicazione dell’IFRS 16 (868,3 milioni), è pari a 413,6 milioni (debito netto di 375,8 milioni a fine gennaio 2019).
Il gruppo veneto ha proseguito nel piano di sviluppo, aumentando la rete commerciale con 23 punti vendita, di cui 13 DOS in Italia principalmente di piccolo formato.
Si segnala che la quota di mercato si è mantenuta all’8%, sostanzialmente in linea rispetto al pari periodo dell’anno precedente.
(Segue approfondimento)