Nel primo semestre 2019/20, chiuso a fine luglio scorso, Ovs ha registrato vendite nette, depurate dalle vendite derivanti dal contratto di service verso il cliente svizzero Sempione Fashion AG, pari a 650,6 milioni (-2,4%).
Una dinamica che ha risentito sia della forte contrazione del mercato ad aprile e a maggio, sia in termini di volumi venduti, sia dei minori acquisti di merce, principalmente dedicati all’insegna OVS, che hanno contribuito alla riduzione del magazzino.
A livello distributivo, le vendite della rete in franchising sono aumentate dell’8,9% anche a seguito delle maggiori aperture effettuate negli ultimi 12 mesi, mentre quelle della rete diretta hanno contribuito in maniera determinante nell’attività di diminuzione delle scorte.
Al fine di dare una rappresentazione più chiara dell’andamento del gruppo i valori sono rettificati degli effetti dell’adozione del nuovo principio contabile IFRS 16 a partire dal 1° febbraio 2019, nonché di eventi non ricorrenti.
L’Ebitda rettificato diminuisce del 22,9% a 62,5, risentendo soprattutto della contrazione dell’Ebitda del brand OVS (-26,7%) legata all’ultima fase di attività promozionali eccezionali che hanno contraddistinto l’insegna. Più contenuto il calo dell’Ebitda dell’insegna Upim (-4,6%).
L’Ebitda rettificato margin passa dal 12,2% al 9,6%, un calo solo parzialmente compensato dall’attività di cost-saving iniziata lo scorso anno.
L’Ebit rettificato scende del 36,9% a 34,2 milioni, con una marginalità al 5,3% (-290 punti base).
L’utile netto rettificato ammonta a 16,8 milioni, in diminuzione del 48,8% rispetto al pari periodo 2018/19.
Il risultato netto reported evidenzia invece un utile di 5,3 milioni (5,1 milioni nel pari periodo di confronto).
Dal lato patrimoniale, al 31 luglio 2019 l’indebitamento finanziario netto, depurato dell’impatto positivo del mark-to-market (15,2 milioni) e di quello negativo dell’applicazione dell’IFRS 16 (868,3 milioni), è aumentato di 37,8 milioni a 413,6 milioni da fine gennaio 2019 (debito netto per 375,8 milioni).