Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un progresso dello 0,8% e allineato all’analogo europeo (+0,5%), beneficiando degli acquisti su comparto bancario (+2,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,8%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, anche se le due superpotenze sono pronte a proseguire i negoziati. A rendere il quadro più incerto l’attacco subito da due centri petroliferi dell’Arabia Saudita.
Sul fronte italiano, il nuovo Governo appoggiato da 5 Stelle e PD e guidato da Giuseppe Conte ha prestato giuramento, insediandosi ufficialmente. Ora il nuovo esecutivo, che ha ricevuto la fiducia del Parlamento, sta lavorando alla manovra 2020, ed entro il 27 settembre saranno aggiornati i target di crescita e finanza pubblica.
Nel frattempo, la Fed ha abbassato i tassi di un quarto di punto e potrebbe avviare un nuovo QE.
La seduta tonica del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali si mettono in luce Azimut (+1,7%) e Fineco (+3%) sul Ftse Mib.
Sul listino principale ancora acquisti su Nexi (+1,3%), ancora sostenuta dal ‘buy’ attribuito da Citigroup.
Tra le Mid Cap resiste Banca Ifis (+0,1%), che secondo rumor avrebbe ricevuto offerte per gli immobili milanesi. Stop per Cerved (-0,2%) e ok doValue (+1,1%), con queste ultime due che potrebbero avere nuove opportunità in Grecia secondo rumor di stampa.
Sul Mid Cap prosegue il buon momento di illimity (+1,1%), che ha perfezionato un’operazione di senior financing da 110 milioni.
Tra le Small Cap risale Banca Intermobiliare (+3,1%) in attesa della semestrale, mentre frena Banca Sistema (-0,7%), che potrà accedere al nuovo programma Tltro 3 della Bce per un ammontare disponibile fino a 295 milioni e che ha avviato una nuova cartolarizzazione sul portafoglio cessione del quinto.