Il mancato superamento della resistenza statica posizionata a 2,45 euro ha bruscamente interrotto il movimento ascendente avviato lo scorso 13 agosto dalle quotazioni dei titoli del gruppo ingegneristico specializzato nell’impiantistica per il settore energetico e nelle infrastrutture. Quotazioni che, nella seduta odierna, sono anche scivolate a ridosso della trendline rialzista di breve periodo, attualmente in transito a 2,31 euro.
All’interno di un quadro grafico di lungo/medio periodo ancora negativo, l’eventuale cedimento del supporto statico posizionabile a 2,296 euro, provocando il deterioramento del quadro grafico di breve termine (a neutrale da positivo), potrebbe così favorire un’ulteriore discesa dei corsi delle azioni Maire Tecnimont verso il successivo supporto, sempre statico, individuabile a 2,252 euro.
Al di sotto di questo livello i due obiettivi ribassisti di breve periodo per le quotazioni dei titoli del gruppo fondato e presieduto da Fabrizio D’Amato sono individuabili rispettivamente a 2,202 euro prima e a 2,158 euro in seguito.
Nel caso di rapido ritorno dei corsi delle azioni Maire Tecnimont al di sopra di una prima resistenza statica posizionabile a 2,36 euro ci potrebbero essere margini di apprezzamento fino alla successiva barriera individuabile a 2,404 euro, con possibile allungo fino alla sopracitata resistenza statica posta a 2,45 euro.
Soltanto il superamento, confermato in chiusura di seduta di questo livello, potrebbe permettere alle quotazioni dei titoli del gruppo milanese di riprendere il trend rialzista di breve periodo, con un primo obiettivo posizionabile a 2,519 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Maire Tecnimont è pari a -27,5% (-25,7% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 4,25 euro, con un potenziale rialzista dell’82,7 per cento.
Quotazione di riferimento: 2,326 euro
+8,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,748 euro;
+5,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,45 euro;
+3,4% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,404 euro;
+1,5% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,36 euro;
-1,3% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,296 euro;
-3,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,252 euro;
-5,3% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,202 euro;
-7,2 % è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,158 euro.