La Corte di giustizia dell’Unione europea ha respinto il ricorso di Fca contro l’ingiunzione di pagamento fino a 30 milioni di imposte arretrate al Lussemburgo, nell’ambito delle azioni intraprese contro benefici fiscali illegali concessi alle multinazionali.
La sentenza fa seguito a una stretta della Commissione europea sugli accordi fiscali garantiti da alcuni stati europei a grandi aziende internazionali per attirare la loro presenza sul territorio.
Si tratta del ‘tax ruling’ che permise a Fca di determinare annualmente i profitti tassabili a titolo di imposta sulle società in Lussemburgo. Quattro anni fa il tribunale considerò tali misure con un aiuto di stato illegale, per cui il Granducato venne obbligato a recuperare l’ammontare dei benefici concessi presso Fiat Crysler Finance Europe.
