Seduta in frazionale ribasso per l’indice Infrastrutture Italiane (-0,7%) che ha leggermente sovraperformato il Ftse Mib (-1%) e il corrispondente indice settoriale europeo (-1,2%).
Gli operatori continuano a monitorare il tema commercio, in seguito ai colloqui nella parte finale della scorsa settimana fra Stati Uniti e Cina, che hanno preparato il terreno per i prossimi incontri di ottobre a Washington.
Nel frattempo in Europa tornano in primo piano i dubbi sulla crescita, dopo la pubblicazione degli indici Pmi di Markit sull’attività economica, che hanno segnalato un rallentamento generalizzato dell’eurozona a settembre. In particolare, continua a preoccupare il settore manifatturiero tedesco, il cui relativo indicatore è sceso a 41,4 punti (stima preliminare), sui minimi dal 2009.
Atlantia, unica big del comparto, ha lasciato sul terreno l’1,5 per cento. L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha rivisto il rating del Gruppo Atlantia da ‘BBB’ a ‘BBB-’ mentre l’agenzia Moody’s ha escluso un impatto immediato sul rating di Atlantia, in seguito agli ultimi sviluppi sulle inchieste relative alla sicurezza dei ponti e le conseguenti dimissioni di Giovanni Castellucci.
Nel frattempo prosegue l’iter per la cessione, da parte di Atlantia, di una quota intorno al 30% della controllata Telepass. Secondo quanto riportato da fonti di stampa, i quattro finalisti nella corsa all’asset sono Warburg Pincus, Partners Group, Apax Partners e la cordata Fsi-Generali-Sia, tutti con offerte che implicano una valorizzazione complessiva di Telepass da circa 2 miliardi in su.
Tra le Mid Cap, acquisti su Astm (+0,7%) mentre tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione svetta Toscana Aeroporti (+0,9%).