Il Tesoro, insieme ai vertici di Mps, è al lavoro per presentare alla Commissione Europea un piano di uscita dal capitale dell’istituto di credito, come previsto dagli accordi relativi alle autorizzazioni per l’avvenuta ricapitalizzazione preventiva.
Una conferma che si stia andando verso questa direzione prevista e non si stia pensando di chiedere una proroga è venuta dal direttore generale del ministero dell’Economia, Alessandro Rivera, che, interpellato dalla stampa a margine di un convegno, ha affermato: “Lo dobbiamo fare per forza e lo stiamo facendo”.
La strada che il Tesoro intenderebbe percorrere per scendere al di sotto dell’attuale quota del 68% con cui controlla l’istituto è quella di una fusione. Un’operazione di consolidamento che potrebbe permettere allo Stato di scendere sotto la maggioranza del capitale e, al contempo, di non contabilizzare la perdita secca che avrebbe in caso di cessione agli attuali prezzi di Borsa, rispetto al valore di carico.
Intanto a Piazza Affari intorno alle 10:30 le azioni Mps segnano un +1,5% a 1,57 euro, corrispondenti a una capitalizzazione della banca di 1,74 miliardi.