Utility (+1,1%) – Settore in controtendenza, bene Italgas (+1,6%) ed Enel (+1,4%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha guadagnato l’1,1 per cento, sovraperformando il corrispondente indice europeo (+0,3%) e muovendo in controtendenza al Ftse Mib (-1%).

Una seduta di vendite per Piazza Affari al pari delle altre borse europee, appesantite dai dati macro sottotono degli indici Markit Pmi preliminari di settembre.

Nel pomeriggio ha parlato il presidente della Bce, Mario Draghi, impegnato in un’audizione parlamentare a Bruxelles, dichiarando che non si sono segni convincenti di ripresa nel prossimo futuro e che la politica monetaria resterà altamente accomodante per un periodo di tempo prolungato, anche se il rischio di deflazione rimane basso.

Sull’obbligazionario italiano, il rendimento del Btp decennale chiude in calo a 84 centesimi, con uno spread verso Bund di 142 punti base.

Bankitalia ha rivisto al rialzo il rapporto deficit/Pil 2018 da 132,2% a 134,8%, a causa di nuovi criteri di calcolo.

Tornando al comparto Utility, tra le Big ha fatto meglio Italgas che ha guadagnato l’1,6 per cento.

Su Enel (+1,4%) Banco Santander ha alzato il prezzo obiettivo da 5,50 a 7,65 euro ad azione, confermando il giudizio a “Buy”.

Il titolo da oggi è entrato nello Stoxx Europe 50, l’indice che include le principali 50 società quotate in Europa.

Il colosso elettrico italiano partecipa al Climate Action Summit 2019, il più importante evento globale delle Nazioni Unite che riunisce imprese e governi per affrontare la lotta contro il cambiamento climatico.

Snam (-0,2%) ha acquisito la quota del 49,07% detenuta dal gruppo Iren in OLT (Offshore LNG Toscana), società che ha realizzato e  gestisce il terminale di rigassificazione offshore al largo della costa toscana tra Livorno e Pisa. L’ importo netto al closing dell’operazione ammonterà a circa 345 milioni.

Il gruppo guidato da Marco Alverà ha aderito alla “Zero Coalition”, un’alleanza tra le principali imprese coinvolte nel settore e associazioni a livello globale finalizzata alla decarbonizzazione dei trasporti marittimi.

A2A (-0,5%) ha presentato un’offerta non vincolante per gli asset eolici di Renvico che il fondo australiano Macquarie punta a cedere in Italia.

Tra le Mid, resiste alle vendite solo Iren (+1,6%) in scia alla cessione della propria quota in OLT.

In coda Falck Renewables che lascia sul terreno l’1,7 per cento.

Tra le Small, positiva Alerion Clean Power (+1,1%) che si è aggiudicata il 100% di Anemos Wind, società che detiene un impianto eolico in Sicilia da 50 MW, con un’offerta di 32,9 milioni (Enterprise Value), considerando un indebitamento finanziario netto di circa 29,4 milioni.

TernEnergia (-5,7%), attraverso la digital company del gruppo, Softeco Sismat, ha vinto in partnership con Fincons la gara bandita dalla European Aviation Safety Agency (EASA) per lo sviluppo di una nuova piattaforma per la sicurezza dei trasporti aerei.