Continuano il clima positivo sul settore utility ed energie rinnovabili in questa prima metà seduta, dopo i guadagni di ieri, in controtendenza a Piazza Affari.
A supportare gli acquisti il report di Kepler Cheuvreux dedicato alle utilities italiane, che spiega come esse stiano beneficiando di un periodo di tassi negativi e del conseguente progressivo calo del debito. Dinamiche che consentono alle società del settore di incrementare gli investimenti a favore della transizione energetica.
Oltre a ciò gli analisti di Kepler rilevano che l’attività regolamentata pesa ancora circa il 20% dell’intera tariffa e di conseguenza il Governo italiano, per altro azionista di riferimento in molti gruppi, “non ha fretta di tagliare i rendimenti”.
Altro fattore favorevole è rappresentato dal recente rinnovo del direttivo dell’Autorità di regolamentazione italiana per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera), che rimanendo in carica fino al 2025 potrà garantire continuità e stabilità all’attività dell’ente.
Gli analisti stimano che l’attuale periodo roseo per il settore possa durare almeno fino al 2022, quando i rendimenti attuali saranno aggiornati nell’ambito del nuovo periodo regolatorio.
Al riguardo infatti Kepler prevede un taglio prudenziale di 100 punti base nel settore elettricità e gas, mentre conferma i tassi attuali di crescita nell’acqua e nei rifiuti urbani, con una riduzione dell’8% nell’Ebitda delle società regolamentate che operano con gas ed elettricità.
Nel contempo, gli analisti si attendono una riduzione del costo del capitale (Wacc) al 4,3% dal 4,8%, e mettono in conto il rischio di nazionalizzazione dell’acqua sotto il nuovo governo italiano.
Tornando al presente, molti i titoli analizzati e che sono stati interessati anche da un upgrade.
I Broker confermo tre rating “Buy” (Ascopiave, Enel e Iren) e quattro “Hold” (A2A, Hera, Italgas e Terna), mentre promuovono a “Buy” Acea e Snam.
In termini di prezzo obiettivo, sono stati confermati i TP di A2A (1,6 euro), Ascopiave (4,5 euro), mentre sono stati alzati i TP di Enel (da 6,8 a 7,1 euro), Hera (da 3,5 a 3,7 euro), Snam (da 4,7 a 4,8 euro), Italgas e Terna (da 5,4 a 5,5 euro), Iren (da 2,8 a 3 euro), Acea (da 16 a 19 euro).
Quanto al settore delle rinnovabili, Kepler ritiene piuttosto caro il titolo Falck Renewables (Reduce, target price 3,1 euro) in scia alla consistente performance da inizio anno, mentre correttamente prezzato Erg (Hold, prezzo obiettivo 19 euro).
A Piazza Affari il tutto si rilette in acquisti sostenuti sulle Big Cap, che intorno alle 13.10 vedono Terna in testa al Ftse Mib a +2,7%, seguita a stretto giro da Hera (+2,5%) e Snam (+2,4%). Bene anche A2A e Italgas a +2,2 per cento.
Ben impostata anche Enel che guadagna l’1,3 per cento. Ricordiamo che il colosso elettrico ha avviato il progetto di riorganizzazione delle attività in Nord America.
Tra i titoli a media capitalizzazione si distingue Acea (+6%), che distanzia Falck Renewables e Iren, entrambe a +2 per cento.
Andamenti che complessivamente sovraperformano l’indice settoriale di riferimento Ftse Italia Servizi Pubblici (+1,6%), oltre il Ftse Mib (-0,1%) e il Ftse Mid Cap (+0,5%).