Conafi ha archiviato il primo semestre 2019 con ricavi pari a 0,6 milioni (0,8 milioni nel periodo di confronto). La riduzione è stata dovuta all’interruzione dell’attività di erogazione riservata agli intermediari finanziari.
I costi operativi sono significativamente diminuiti a 2,2 milioni (3,5 milioni nei primi sei mesi del 2018), per via della riduzione degli oneri conseguente all’interruzione dell’attività di intermediazione. Inoltre, nel primo semestre 2018 erano stati contabilizzati oneri per salari e stipendi del personale il cui esodo è avvenuto in data 31 marzo 2018 e altri costi straordinari per 0,8 milioni.
Il risultato dell’attività corrente al lordo delle imposte è risultato negativo per 1,3 milioni (rispetto al rosso di 3,1 milioni nel periodo di confronto), beneficiando dei proventi derivanti dalla gestione di tesoreria e di minori oneri per accantonamenti e rettifiche di valore dei crediti.
Il periodo si è chiuso con un risultato netto negativo per 1,3 milioni, rispetto all’utile netto di 1,3 milioni del primo semestre 2018, il quale includeva 4,9 milioni relativi al corrispettivo una tantum maturato per effetto della sottoscrizione di un accordo con il principale istituto finanziatore.
Dal lato patrimoniale, a fine giugno la posizione finanziaria netta è positiva per 15,2 milioni (+18,2 milioni al 31 dicembre 2018). Il patrimonio netto si attesta a 19 milioni (23,3 milioni a fine 2018).