Nel primo semestre del 2019 i ricavi del gruppo sono ammontati a 23 milioni, in calo del 12,2% rispetto al pari periodo del 2018.
L’Ebitda si è attestato a 3,6 milioni, contro un deficit di 3,5 milioni nel 2018, con il relativo margine al 15,5 per cento.
Dinamica che si riflette anche a livello di Ebit, che torna in positivo per 2,5 milioni contro il rosso di 4,6 milioni del 1H 2018, con il relativo margine al 10,8 per cento.
L’utile netto di pertinenza dei soci si è fissato a 203mila euro (perdita netta di 6,5 milioni nel periodo di confronto).
Suddetti dati confermano che le perdite del 2018 erano state di natura esclusivamente straordinaria, derivanti principalmente da una commessa per la realizzazione di un impianto fotovoltaico in Nevada a cui si sono aggiunti i mancati ricavi relativi alla cancellazione di una commessa di costruzione in Spagna.
L’indebitamento finanziario netto aumenta di 4,8 milioni a 29,6 milioni da 24,8 milioni di fine anno 2018. La variazione è imputabile principalmente all’inclusione nel perimetro di consolidamento del finanziamento bancario di 5,8 milioni della neocontrollata namibiana Sertum Energy Pty per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 5,7 MW.
La società ha informato che è stato sottoscritto un accordo per la cessione degli asset namibiani per 9,7 milioni (Equity 3,6 milioni).
Il Cda ha confermato la fusione per incorporazione di Elettronica Santerno in Enertronica.
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