Generali e Cattolica si sono ritirate dalla gara per la partnership nel settore della bancassurance con Ubi.
Il termine per presentare le offerte vincolanti era fissato per ieri, ma le due compagnie non si sono presentate all’appello. Lo riportano rumor di stampa.
L’incertezza macroeconomica, accompagnata dalla volatilità dello spread e dal livello dei tassi, influiscono sulle valutazioni di ritorno economico dell’investimento da parte dei grandi gruppi assicurativi.
Secondo le stime del mercato, il valore dell’operazione potrebbe aggirarsi attorno ai 600-700 milioni, anche considerando come termine di riferimento gli 850 milioni che Cattolica ha speso per assicurarsi la partnership con Banco Bpm.
La scelta di stare alla finestra da parte della compagnia guidata da Alberto Minali è probabilmente legata a considerazioni di carattere finanziario, visto che un secondo investimento per Ubi, oltre a quello già effettuato per Banco Bpm, avrebbe potuto richiedere un aumento di capitale per finanziare l’esborso.
A giugno erano state presentate sei offerte non vincolanti e ora in campo potrebbero essere rimasti solo alcuni gruppi esteri tra cui si fanno i nomi di Aviva, Covea e Groupama.
Ubi, tuttavia, non ha fretta di concludere e la definizione di una strategia nel settore della bancassurance, dove ha un orizzonte temporale legato a quello della presentazione del piano per cui il cda, riunitosi ieri, ha vagliato l’ipotesi di rinviare la conclusione del processo di selezione.
Tanto più che la banca non esclude l’ipotesi di scegliere una strada autonoma, sulla scia di quanto fatto da Intesa Sanpaolo.
Ubi ha una presenza variegata nel settore della bancassurance, frutto anche delle alleanze siglate in precedenza dai diversi istituti che hanno dato poi vita alla stessa.
L’istituto attualmente opera attraverso due jv, entrambe in scadenza a fine 2020. La prima è con Aviva e la banca detiene il 20%, la seconda con Cattolica di cui ha il 40 per cento.
Infine, l’istituto controlla la compagnia vita Bancassurance Popolari, mentre lo scorso 15 maggio ha siglato un accordo per la cessione di Bancassurance Popolari Danni ad Am Trust Group.