Dopo aver raggiunto il nuovo massimo del 2019 a 7,115 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Ennio Doris hanno effettuato una correzione che sembra essersi già esaurita sulla tenuta del supporto statico posizionato in area 6,75 euro. Uno storno che, comunque, è inquadrabile all’interno di un trend rialzista avviato dai corsi delle azioni Banca Mediolanum a 4,746 euro il 21 dicembre del 2018.
Il superamento di una prima resistenza statica posizionata a 7,03 euro potrebbe consentire alle quotazioni dei titoli del gruppo del risparmio gestito di allungare in direzione del sopracitato top a 7,115 euro, il cui breakout potrebbe rilanciare il sopracitato movimento ascendente di lungo/medio periodo con un primo obiettivo di breve termine individuabile a 7,23 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a 7,385 euro.
L’eventuale cedimento di un primo supporto statico posto a 6,85 euro, al contrario, potrebbe favorire un aumento della pressione dei venditori sui corsi delle azioni Banca Mediolanum, con possibile discesa fino al successivo supporto individuabile a 6,70 euro. Soltanto nel caso di rottura al ribasso di questo livello, la sopracitata correzione potrebbe, però, trasformarsi in un vero e proprio trend ribassista di breve periodo con obiettivi individuabili rispettivamente a 6,495 euro prima e a 6,315 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli Banca Mediolanum è pari a +35,6% (-29,5% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi degli 11 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 7,25 euro, con un potenziale rialzista del 5,1 per cento.
Quotazione di riferimento: 6,90 euro
+7,0% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 7,385 euro;
+4,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 7,23 euro;
+3,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 7,115 euro;
+1,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 7,03 euro;
-0,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 6,85 euro;
-2,9% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 6,70 euro;
-5,9% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 6,495 euro;
-8,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 6,315 euro.