Nel pomeriggio le borse europee continuano a viaggiare in territorio positivo con Milano in rialzo dello 0,8% in area 21.958 punti.
Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,5%, il Cac40 di Parigi lo 0,7%, l’Ibex35 di Madrid lo 0,5% e il Ftse 100 di Londra l’1,2%, sostenuto dalla debolezza della sterlina.
Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,1%, lo S&P 500 0,3% e il Nasdaq lo 0,5%.
Seduta in frazionale ribasso per Wall Street, dopo i guadagni della precedente seduta innescati dalle dichiarazioni del Presidente Donald Trump.
Il Presidente americano ha affermato ieri che un accordo con la Cina potrebbe essere siglato a breve, restituendo un po’ di ottimismo dopo i segnali contrastanti delle ultime giornate in cui lo stesso Trump aveva attaccato per l’ennesima volta Pechino.
La ripresa delle trattative fra le due superpotenze continua ad essere quindi l’evento clou atteso dagli investitori alla continua ricerca di indicazioni che possano alimentare nuovamente l’appetito per il rischio.
Indicazioni positive sono arrivate anche dal Ministero del Commercio Cinese, che ha assicurato “sviluppi positivi” nelle trattative che si terranno a ottobre.
Questa mattina invece è stato diffuso il bollettino economico della Bce, che ha sottolineato i rischi per le prospettive di crescita dell’Eurozona “orientati al ribasso” e “principalmente legati alle incertezze connesse a fattori geopolitici, alla crescente minaccia del protezionismo e alla vulnerabilità dei mercati emergenti”. Elementi che, insieme alla Brexit, hanno indotto l’istituto a varare gli stimoli annunciati nella riunione di due settimane fa.
Sul Forex, il biglietto verde arretra nei confronti delle altre valute dopo i recenti guadagni, con l’euro/dollaro a 1,0960 il dollaro/yen a 107,52.
Tra le materie prime scendono le quotazioni del greggio con Wti e Brent rispettivamente a 55,8 (-1%) e 61,7 (-1%) dollari al barile. Ieri i dati settimanali dell’Energy Information Administration hanno mostrato un incremento delle scorte americane, mentre gli Usa hanno annunciato che sanzioneranno alcune società cinesi per l’importazione di petrolio dall’Iran.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano scende allo 0,84% con lo spread verso il Bund tedesco a 141 punti.
Tornando al Ftse Mib, A2A si posiziona in testa (+2,5%), seguita da Juventus (+2,4%) e Italgas (+2,3%). In coda CNH (-0,4%), Tenaris (-0,8%) e Nexi (-2,1%).