Net Insurance, nel primo semestre 2019, ha registrato premi netti e un margine netto della gestione assicurativa in decisa crescita.
L’utile netto reported del periodo, pari a 2,1 milioni, non tiene prudentemente ancora in alcun conto l’avvenuto recupero relativo alla sottrazione dei titoli di Stato, mentre ne sconta i costi connessi. Al netto di questi ultimi e degli effetti una tantum della riallocazione del portafoglio investimenti, l’utile netto normalizzato è pari a 3,5 milioni.
“I risultati annunciati oggi riflettono piena coerenza con quanto presentato nel piano Industriale, nonostante il primo semestre dell’esercizio 2019 ci abbia posto davanti ad un evento del tutto imprevedibile”, ha affermato Andrea Battista, Ad di Net Insurance.
“Adesso, costruendo su queste solide basi, puntiamo – già negli ultimi mesi di quest’anno – a una progressiva accelerazione del business in tutte le sue componenti”, ha concluso Battista.
Nel corso del primo semestre, inoltre, hanno preso avvio tutte le nuove linee di business della compagnia, con un particolare focus sulla bancassicurazione e sul mondo della Digital Insurance.
I premi netti sono saliti a 14,1 milioni (+13,8% a/a), mentre il margine netto della gestione assicurativa è risultato in aumento a 9,1 milioni (+86,3% a/a), grazie e minori oneri relativi ai sinistri.
I premi lordi contabilizzati si sono attestati a 38,8 milioni (+12,1% rispetto al primo semestre 2018), in linea con il piano industriale 2019-2023, che prevede una chiusura al 31 dicembre pari a 83,4 milioni.
Il Combined ratio del lavoro diretto al lordo della riassicurazione si è attestato al 74,6%, attualmente inferiore di circa 13 p.p. rispetto alle stime del piano 2019-2023. L’indicatore beneficia dell’avvio delle nuove linee di business e dei risultati delle iniziative intraprese in fase di assunzione e pricing del rischio.
L’aumento delle spese di gestione (da 0,4 milioni a 4 milioni) e degli altri costi (da 1,4 milioni a 2,8%) sconta gli impatti one-off legati ai costi sostenuti nell’ambito del recupero degli attivi sottratti.
Il risultato netto della gestione finanziaria è risultato in sostanziale pareggio (+4,9 milioni nei primi sei mesi del 2018), a seguito degli effetti una tantum derivanti dalla riallocazione strategica del portafoglio investimenti.
Il periodo si è chiuso con un utile netto reported pari a 2,1 milioni (3,3 milioni nel primo semestre 2018).
L’utile netto normalizzato si è fissato a 3,5 milioni, in piena coerenza con i 6,5 milioni previsti dal piano per l’intero esercizio 2019. Tale valore è depurato degli oneri sostenuti in relazione alla vicenda della sottrazione dei titoli di Stato oltre che degli effetti una tantum derivanti dalla riallocazione strategica del portafoglio investimenti.
Dal lato patrimoniale, a fine giugno il patrimonio netto sale a 60,9 milioni (53,8 milioni al 31 dicembre 2018).
Sul fronte della solidità patrimoniale, il Solvency II ratio si attesta al 160,3%, un livello coerente con le stime presentate.