Nei primi sei mesi del 2019 Prismi ha riportato un valore della produzione di 11,7 milioni, in progresso del 3,6% su base annua grazie all’incremento dei ricavi delle vendite della capogruppo (+3% a/a) e della controllata Wellnet (+63% a/a).
Nel periodo in esame il gruppo ha incentrato la propria strategia commerciale nella riduzione graduale dei tempi medi di incasso, con risultati già visibili dai nuovi contratti.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda si è attestato a 1,5 milioni dai 2 milioni del primo semestre 2018, dopo aver spesato maggiori costi per il personale, costi per adeguare il gruppo alle nuove dimensioni e costi della controllata Wellnet su commesse 2018.
L’incremento del costo del personale segue l’aumento del personale di Prismi, che ha rafforzato il suo primo livello, e della controllata Wellnet, che ha riportato un forte incremento del portafoglio ordini non ancora riflesso nel risultato al 30 giugno.
L’Ebit, negativo 0,4 milioni (positivo per 0,9 milioni nel 1H 2018) ha scontato i maggiori ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni del periodo.
Il conto economico si è chiuso con una perdita di 2,2 milioni (deficit di 0,5 milioni nel 1H 2018).
Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2019 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 27,5 milioni (25,4 milioni al 31 dicembre 2018).
Il management ha confermato le linee guida del Piano Industriale 2019-2023, approvato lo scorso 26 febbraio. Tuttavia, le previsioni per il 2019 indicate nel piano, alla luce dell’andamento dei primi sei mesi dell’anno in corso, non sono confermate, nonostante le aspettative per il secondo semestre evidenziano una crescita rispetto al pari periodo del 2018.
Alessandro Reggiani, Presidente e Ad di Prismi ha commentato “Il primo semestre 2019 è stato caratterizzato da diverse poste di carattere straordinario, che hanno penalizzato i numeri rispetto alle aspettative. Sul fronte Prismi le vendite hanno risentito delle restrizioni alle condizioni di vendita praticate alla clientela, mentre sul versante Wellnet si è assistito ad una imponente crescita delle vendite anche in conseguenza dell’apprezzamento qualitativo che la società è riuscita ad ottenere dal mercato: forse anche per questo si è venuto accumulando un sensibile, e in parte inatteso, incremento del portafoglio ordini. Dopo anni di crescita, al contempo forte e rapida, la società si è mossa nella direzione del consolidamento atto a garantire autentica solidità al percorso di crescita che resta invariato nei progetti del Gruppo e del suo Management”.
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