Bim – Il margine di intermediazione scende a 24,3 mln (-11,6%) nel 1H 2019

Banca Intermobiliare (Bim) ha chiuso il primo semestre 2019 con un margine di intermediazione in calo a 24,3 milioni (-11,6% a/a). Il periodo si è chiuso con un rosso di 25,6 milioni (-109,3 milioni nel primo semestre 2018), miglioramento dovuto al venire di alcune componenti non ricorrenti.

Il primo semestre 2019 di Banca Intermobiliare (Bim) è stato caratterizzato da un’ulteriore riduzione del giro d’affari ma da una riduzione della perdita netta a seguito del venire dell’impatto delle rettifiche su crediti che avevano penalizzato il periodo di confronto.

Il margine di intermediazione è sceso a 24,3 milioni (-11,6% rispetto al periodo di confronto).

Il margine di interesse è salito a 6,1 milioni (+31,8% rispetto al primo semestre 2018), per l’effetto combinato della contribuzione positiva del portafoglio titoli e della riduzione degli interessi passivi.

Le commissioni nette, che rappresenta la componente di maggiore peso, sono scese a 15,3 milioni (-19,3% a/a), a seguito della contrazione degli asset under management.

I profitti da trading sono calati a 3 milioni (-24,8% rispetto ai primi sei mesi del 2018).

I costi operativi sono scesi a 40 milioni (-2,7% a/a), per il venire meno di oneri straordinari che avevano impattato nel periodo di confronto. riconducibili ai progetti di migrazione, riorganizzazione e incentivi all’esodo. I costi del personale sono calati a 23,1 milioni (-1,3% a/a), mentre gli altri costi sono saliti a 16,9 milioni (-4,5% su base annua).

Tali dinamiche hanno portato ad un risultato lordo di gestione negativo per 15,7 milioni (-13,6 milioni nel primo semestre 2018).

Dopo rettifiche di valore sull’avviamento della controllata Symphonia per 11,6 milioni (18,5 milioni nel periodo di confronto), il periodo si è chiuso con un rosso di 25,5 milioni, in calo dai -109,3 milioni del primo semestre 2018, influenzato da rettifiche su crediti per 61,4 milioni.

Al 30 giugno 2019, gli asset under management scendo leggermente a 5,4 miliardi (5,5 miliardi a fine 2018); il decremento è principalmente riconducibile ad alcuni deflussi di masse compensati dall’andamento positivo dei mercati.

Sul fronte patrimoniale, a fine giugno il patrimonio netto scende a 55,8 milioni (80,8 milioni al 31 dicembre 2018).

Sul fronte della solidità patrimoniale, al 30 giugno 2019 il Cet1 phased in si fissa al 17,97% (19,74% a fine 2018).