Il cda di Banca Intermobiliare (Bim), riunitosi ieri, ha approvato il piano strategico 2019-2024.
Il piano strategico punta al rilancio di Bim facendo leva sull’implementazione di un nuovo modello strategico-operativo fondato sull’offerta integrata e unitaria di servizi ad elevato valore aggiunto nel wealth management, asset management e investment ranking, erogati attraverso una piattaforma ibrida e scalabile, che combinerà professionalità umane e soluzioni digitali.
Le tre direttrici del piano
Il piano strategico si sviluppa attraverso tre pilastri che prevedono interventi da realizzarsi nell’arco di piano:
1) Incremento dell’efficienza operativa, condizione necessaria per ristabilire nel breve- medio termine l’equilibrio economico-patrimoniale, attraverso l’ottimizzazione dei costi, la riorganizzazione e il dimensionamento ottimali delle strutture operative e di rete;
2) Sviluppo commerciale attraverso la valorizzazione e il potenziamento della struttura commerciale, la revisione del modello di servizio e l’ampliamento della gamma d’offerta;
3) Accelerazione su innovazione e tecnologie digitali, con conseguente riprogettazione e adeguamento del modello operativo, anche per cogliere opportunità generate dall’evoluzione del mercato.
Aumento di capitale a sostegno delle iniziative del piano
L’implementazione del piano sarà accompagnata da una serie di iniziative di rafforzamento patrimoniale. A tal fine, si prevede la convocazione nel mese di novembre 2019 dell’assemblea per deliberare il conferimento al cda di una delega a effettuare uno o più aumenti di capitale fino a un massimo di 100 milioni, in coerenza e secondo le esigenze del piano strategico, già a partire da gennaio 2020.
Il socio di maggioranza, Trinity Investments, nell’esprimere apprezzamento per il piano, ha già comunicato il proprio impegno a dare un primo e immediato contributo con un sostegno patrimoniale di 44 milioni da realizzarsi tra settembre 2019 e gennaio 2020, in relazione all’avvio delle iniziative attuative previste.
Il piano strategico intende affermare e valorizzare il ruolo di Bim come uno dei pochi operatori indipendenti sul mercato del wealth management.
Su questa base distintiva si fonda il nuovo modello d’offerta che, si rivolge prevalentemente al segmento High Net Worth Individual (HNWI) per fornire, attraverso un approccio olistico, servizi di consulenza ad elevato valore aggiunto per la gestione e l’ottimizzazione del patrimonio complessivo (finanziario, reale, immobiliare e corporate) della clientela target, in 3 aree di business in una prospettiva unitaria e integrata:
- Wealth management, ove sarà adottata una logica di consulenza evoluta e, a tendere, globale, oltre a un selezionato numero di servizi ancillari. Lo sviluppo progressivo di servizi fee-based (anche di tipo esecutivo), che continueranno ad essere un elemento distintivo di BIM, consentirà di stabilizzare la struttura dei ricavi e di evolvere verso servizi a più elevato valore aggiunto;
- Asset management, area in cui Symphonia Sgr giocherà un ruolo chiave quale polo di eccellenza per il gruppo nei servizi e nelle soluzioni d’investimento (consulenza, gestioni patrimoniali e alternative asset class – in grado di coniugare rendimenti ed economia reale – quali private equity, club deal, hedge fund, fondi tematici, etc.), con rilancio del brand anche per un ulteriore sviluppo sulle reti distributive terze;
- Investment banking, che completa la gamma d’offerta con servizi specialistici di consulenza rivolti ai clienti imprenditori e istituzionali (strategic advisory, M&A, capital market, real estate, private placement e IPO, passaggi generazionali, etc.) attraverso un approccio integrato.
Dal punto di vista operativo il modello poggerà su una piattaforma ibrida integrata, frutto di una revisione e ottimizzazione in chiave “ingegneristica” dei principali processi (front, middle e back office) coniugando competenze professionali “umane” e soluzioni “tecnologiche”.
In tale prospettiva, potranno essere valutate possibili partnership con specialisti e provider terzi – anche Fintech – per arricchire l’offerta e digitalizzare in chiave evolutiva piattaforma e processi, consentendo a BIim di mantenere il focus sul proprio core business.
Il conseguimento degli obiettivi del piano strategico potrà comportare anche possibili acquisizioni e/o integrazioni che, valutate in termini di creazione di valore, potranno essere funzionali al conseguimento di economie di scala e/o di scopo, ovvero all’incremento di competenze e know-how specialistici.
Risultati attesi
Gli interventi previsti nel piano strategico puntano a ridurre significativamente già nel breve termine l’attuale squilibrio strutturale che caratterizza la situazione economico-patrimoniale del Gruppo, nella prospettiva di una crescita sostenibile nel medio-lungo termine. Il ritorno all’utile è atteso nel corso del 2022.
La tabella che segue riporta una selezione dei principali obiettivi e KPI previsti nel piano strategico, assumendo un rafforzamento patrimoniale in linea con le esigenze complessive previste nel periodo 2019–2024.
Claudio Moro, Ad di Bim, ha dichiarato: “Il nuovo piano strategico costituisce un progetto di forte rinnovamento e discontinuità rispetto al recente passato, pur valorizzando la storia, le competenze e le qualità distintive di Bim. Gli obiettivi sono ambiziosi e richiedono interventi sfidanti, decisi e immediati”.
Alberto Pera, presidente del cda, ha commentato: “A pochi mesi dal suo insediamento, il cda ha approvato il nuovo piano strategico, frutto di un approfondito lavoro di ridisegno delle modalità organizzative e operative, di individuazione di opportunità commerciali e di sviluppo di nuovi servizi basati su un rinnovamento tecnologico”.