Costamp ha archiviato i primi sei mesi del 2019 con un valore della produzione in calo dell’8,7% a 31,45 milioni, rispetto al dato pro-forma del 1H 2018, a causa del rallentamento del settore automotive avviato sul finire dello scorso anno.
A livello geografico, il giro d’affari è stato generato per il 60% in Italia, per il 36% nel Resto d’Europa, per il 3% in Nord America e per l’1% nell’area asiatica.
Il portafoglio ordini al 30 giugno ha invece raggiunto i 54,8 milioni (46 milioni l’anno precedente), con la consegna delle relative commesse entro la fine del 2020.
Nella gestione operativa l’Ebitda è aumentato del 4,8% a 2,9 milioni, con un’incidenza sul fatturato salita al 10,2% (+130 basis point), grazie alla sempre maggiore efficienza raggiunta dopo la business combination tra Modelleria Brambilla e Co.Stamp.
L’Ebit ha invece evidenziato una riduzione del 25,3% a 1,2 milioni, con un margine sceso al 4,2% (-90 basis point), scontando un deciso incremento degli ammortamenti.
Il semestre si è quindi chiuso con un utile netto pari a 611 migliaia, in calo del 22,2% rispetto al 1H 2018, con la flessione operativa parzialmente controbilanciata dal miglioramento delle gestione finanziaria e dal minore tax rate.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto è salito a 28,6 milioni, rispetto ai 21,8 milioni rilevati a fine 2018, includendo anche maggiori debiti per 3,3 milioni inerenti all’introduzione dell’IFRS 16.
