Neodecortech ha presentato lunedì i risultati dei primi sei mesi dell’anno, un periodo in cui il gruppo bergamasco ha scontato la congiuntura economica sfavorevole a livello globale, che ha coinvolto anche il settore della carta e della carta decorativa.
I conti, spiega l’amministratore delegato e nuovo presidente di Neodecortech, Luigi Cologni, “sono stati comunque in linea con le nostre aspettative, nonostante un significativo e intenso rallentamento dell’industria tedesca del pannello e del flooring”.
Stiamo infatti vivendo “un ‘momento di pausa’ del mercato che avevamo già preventivato a fine 2018 in occasione della preparazione del budget 2019. Per questo possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati raggiunti, anche in virtù degli eventi straordinari che abbiamo affrontato in questa prima parte dell’anno”.
Infatti, “abbiamo dovuto fare i conti con la chiusura quasi totale del mercato iraniano che, principalmente per Cartiere di Guarcino, rappresentava un buon mercato di sbocco. Inoltre, siamo stati penalizzati dalle incertezze politiche in Turchia, tradizionalmente uno dei nostri più importanti mercati”.
La maggiore sfida per i prossimi mesi e per il prossimo anno, afferma quindi l’Amministratore Delegato, “sarà quella di capire fino a che punto saremo in grado di performare meglio del mercato, che vede uno scenario allineato a quello generale dell’economia”.
Per quanto riguarda l’esercizio in corso “i risultati dovrebbero essere in linea con le aspettative del mercato e con la performance dello scorso anno, al netto di componenti non ricorrenti legate al piano di stock grant e ai maggiori ammortamenti dovuti agli investimenti incrementali perfezionati”.
In particolare, dall’inizio di agosto Neodecortech ha aperto una serie di cantieri nello stabilimento di Filago, al fine di potenziare una linea di impregnazione, ampliare la linea di goffratura per il PPLF e installare una nuova linea di laccatura per la produzione di un nuovo prodotto “anti impronta” per la bassa pressione EOS.
Investimenti che, conclude Cologni, “andranno a regime nell’ultima parte dell’anno o per l’inizio del 2020, consentendoci di accedere ancora una volta a nuovi prodotti o a nuove versioni di prodotto fortemente richieste dal mercato, in grado di generare una maggiore marginalità negli esercizi futuri”.