Utility (+1,6%) – In luce A2A (+3%), debole Iren (-0,2%) dopo piano al 2024

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha guadagnato l’1,6%, sovraperformando l’Euro Stoxx 600 Utilities (+1,4%) e il Ftse Mib (+0,7%).

Gli acquisti a Piazza Affari si uniscono a quelli delle altre borse europee, in un clima di acuto ottimismo sul fronte del commercio.

Da Usa e Cina giungono infatti segnali concilianti in vista degli incontri di ottobre in cui le due superpotenze potrebbero avvicinarsi ad un accordo. Messe momentaneamente in secondo piano le tensioni politiche negli Stati Uniti, dopo l’avvio dell’inchiesta per impeachment nei confronti di Trump.

La Bce ha diffuso il proprio bollettino economico, ribadendo i rischi al ribasso per l’area euro.

Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano chiude in calo allo 0,82% con lo spread verso il Bund tedesco a 141 punti.

Tornando al comparto utility, tra i titoli a maggiore capitalizzazione, la migliore è stata A2A in progresso del 3 per cento. Ben intonata anche Hera che avanza del 2,4 per cento.

Per Italgas (+2,1%) Moody’s ha confermato il rating a lungo termine a Baa2 con outlook stabile.

Enel porta a casa l’1,5 per cento. La controllata spagnola Endesa ha vinto una gara d’appalto per la fornitura di elettricità da fonti 100% rinnovabili agli enti della pubblica amministrazione in Andalusia. Il contratto ha un valore di circa 500 milioni.

Tra le Mid, fa meglio Falck Renewables (+2,7%).

Sottotono Iren (-0,2%) nella giornata di presentazione del nuovo piano industriale 2019-2024 che prevede di raggiungere un Ebitda di 1.070 milioni nel 2024 con un cagr del 3,6% (+200 milioni rispetto al 2018), grazie a crescita organica e sinergie. L’utile netto di gruppo è stimato pari a 300 milioni a fine piano (cagr del 6,5%).

Tra le Small, Acsm Agam ha guadagnato l’1,7 per cento.