I decisi rialzi delle ultime due sedute della scorsa settimana hanno consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo che produce impianti frenanti per veicoli di allontanarsi con forza dall’importante supporto statico posizionato a 8,56 euro, giungendo così a ridosso della resistenza dinamica (media mobile a 50 sedute) posizionata a 8,96 euro.
All’interno di un quadro grafico neutrale nel medio periodo, una chiusura di giornata borsistica al di sopra di questo livello potrebbe permettere ai corsi delle azioni Brembo di effettuare un rapido allungo in direzione di una prima resistenza statica posta a 9,105 euro, al di sopra della quale l’attuale rimbalzo potrebbe confluire in un vero e proprio trend rialzista di breve periodo con possibili margini di apprezzamento fino alla successiva barriera individuabile a 9,335 euro.
Nel caso di superamento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Daniele Schillaci potrebbero poi accelerare verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 9,53 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a quota 9,775 euro.
L’eventuale incapacità di superare di slancio la sopracitata resistenza dinamica, attualmente in transito a 8,96 euro, al contrario,potrebbe favorire una nuova discesa dei corsi delle azioni Brembo verso un primo supporto statico posizionabile a 8,805 euro, il cui cedimento potrebbe implicare uno scivolone fino al successivo supporto a quota 8,56 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, il conseguente incremento della pressione dei venditori potrebbe poi proiettare le quotazioni dei titoli del gruppo industriale bergamasco verso i due obiettivi ribassisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 8,33 euro prima e a 8,135 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli Brembo è pari a +0,3% (-29,8% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 9 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 10,59 euro, con un potenziale rialzista del 18,7 per cento.
Quotazione di riferimento: 8,925 euro
+9,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 9,775 euro;
+6,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 9,530 euro;
+4,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 9,335 euro;
+2,0% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 9,105 euro;
-1,3% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 8,805 euro;
-4,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 8,560 euro;
-6,7% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,330 euro;
-8,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 8,135 euro.