Analisi Tecnica – Ubi Banca: ulteriore miglioramento del quadro grafico di medio/breve periodo

Dal minimo dello scorso 13 agosto a 2,037 euro le quotazioni dei titoli dell’istituto guidato da Victor Massiah hanno avviato un deciso movimento rialzista che ha bucato al rialzo la trendline ribassista di lungo periodo, giungendo nella seduta odierna a ridosso dell’importante resistenza statica posta a 2,68 euro.

All’interno di un quadro grafico positivo nel medio/breve periodo, il breakout di questo livello potrebbe così favorire un nuovo allungo dei corsi delle azioni Ubi Banca verso la successiva barriera individuabile a 2,767 euro, al di sopra della quale gli obiettivi rialzisti di breve periodo sono posizionabili rispettivamente a 2,822 euro prima e a 2,867 euro in seguito.

Un primo segnale di stanchezza per le quotazioni dei titoli della banca bresciano-bergamasca, al contrario, potrebbe arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 2,579 euro in quanto le possibili prese di beneficio potrebbero favorire una rapida discesa fino al successivo supporto individuabile a 2,503 euro. Nel caso di cedimento di questo livello, i corsi delle azioni Ubi Banca potrebbero poi scivolare verso un primo obiettivo ribassista di breve periodo posizionabile a 2,454 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a 2,407 euro.

La performance da inizio anno dei titoli Ubi Banca è pari a +3% (-30,5% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 17 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 2,94 euro, con un potenziale rialzista del 12,7 per cento.

Quotazione di riferimento: 2,608 euro

 

+9,9% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,867 euro;

+8,2% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,822 euro;

+6,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,767 euro;

+2,8% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,680 euro;

 

-1,1% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,579 euro;

-4,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,503 euro;

-5,9% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,454 euro;

-9,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,373 euro.