Il Cda di Leone Film Group ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2019, che ha visto ricavi consolidati in calo del 57,7% a 22 milioni .
La società ha realizzato ricavi dall’attività di distribuzione per 18,7 milioni, (9,7 milioni nel 1H 2018), che si riferiscono a diritti cinematografici (6 milioni), diritti televisivi (5,1 milioni), vendite sul canale PAY-TV/PPV (2,8 milioni), Home Video (0,6 milioni), diritti digitali (3,6 milioni) e altri proventi (0,6 milioni).
I ricavi dell’attività di produzione sono ammontati a 3,3 milioni (32,9 milioni nel 1H 2018), di cui 0,7 milioni riconducibili ai ricavi theatrical contro i 28,2 milioni al 30 giugno 2018, una significativa contrazione imputabile prevalentemente al minor numero di produzioni esecutive estere del 2019.
Nel primo semestre 2019 i film prodotti e/o distribuiti dalla società capitolina hanno generato ricavi per 2,75 milioni di box office e 4,3 milioni di presenze. Se Leone Film Group avesse distribuito direttamente tali pellicole, avrebbe ricoperto la prima posizione tra le società italiane con una quota di mercato dell’8,9% del box office e la medesima quota delle presenze.
L’Ebitda sale del 19,9% a 11 milioni, con una marginalità al 50,1% (17,7% nel 1H 2018), per effetto della forte riduzione delle principali componenti operative di costo (costi del personale e dei servizi).
L’Ebit si fissa a 3,2 milioni (+66,7%), dopo ammortamenti e svalutazioni per 7,9 milioni (+7,8%).
Il periodo si è chiuso con un utile netto pari a 3,7 milioni (+43,7%), dopo aver spesato oneri finanziari per 0,7 milioni (proventi finanziari per 0,2 milioni nel primo semestre 2018) e imposte per 0,6 milioni (recupero di imposte per 0,5 milioni nel 2018).
Al 30 giugno 2019 l’indebitamento finanziario netto si attesta a 53,1 milioni, in aumento dai 49,4 milioni a fine anno 2018. Un andamento che riflette sia gli investimenti per produzioni in corso e anticipi per l’acquisto dei diritti di sfruttamento di film in uscita nel secondo semestre 2019 o primo semestre 2020 per 8,7 milioni. Inoltre circa 0,9 milioni si riferiscono a all’indebitamento su beni in leasing per l’introduzione dell’IFRS 16 a partire dall’1 gennaio 2019.
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