Nel primo semestre 2019 il gruppo Monnalisa ha realizzato ricavi pari a 24,6 milioni, in
calo dell’1,5% su base annua.
Dalla ripartizione del fatturato per canale emerge la crescita a doppia cifra del canale retail a 7,1 milioni a cambi correnti (+28%) e a 7 milioni a cambi costanti (+27%), una dinamica che è stata possibile grazie all’apertura di 8 punti vendita diretti in US, UK e in Europa, che hanno elevato a 47 il numero di store a fine giugno scorso (+23% su giugno 2018).
Un andamento coerente con la strategia di crescita del gruppo volta allo sviluppo delle vendite al dettaglio, il cui peso sui ricavi consolidati è aumentato di 7 basis point, attraverso l’apertura di nuovi punti vendita diretti prevalentemente all’estero.
I ricavi del canale wholesale si sono attestati a 16,7 milioni e si confrontano con i 18,6 milioni al 30 giugno 2018. Un calo legato all’interruzione del rapporto con l’importatore del Giappone, dove Monnalisa sta lavorando per entrare nel mercato retail in modo autonomo, e al passaggio a concession del cliente Harrods, che ora rientra nel canale retail.
A pesare inoltre sul canale wholesale anche lo sfasamento temporale nelle spedizioni della collezione estiva. L’anticipo delle consegne estive a dicembre consente di avere un importante vantaggio competitivo sul mercato. Sono così aumentate le spedizioni realizzate a dicembre 2018 con una corrispondente riduzione del relativo saldo nel corso dei primi mesi 2019. Tale cambiamento nella stagionalità delle consegne non rende completamente confrontabili i dati con quelli del primo semestre 2018.
A livello di area geografica, si segnala l’aumento delle vendite in Europa del 9% a 6,7 milioni, mentre quelle realizzate nel Resto del Mondo sono salite lievemente a 10,1 milioni, beneficiando dell’aumento legato al canale retail, che ha più che compensato le mancate vendite in Giappone.
In termini operativi, l’Ebitda adjusted, al netto dei costi straordinari per le aperture e chiusure dei DOS effettuate nel semestre e di altri costi one-off, scende del 14% a 2,8 milioni. L’Ebitda reported diminuisce del 17% a 1,9 milioni.
L’Ebit adjusted scende del 42,1% a 1,2 milioni, dopo aver spesato ammortamenti e svalutazioni per 1,7 milioni (+30,4%).
La perdita netta dei soci è pari a 0,1 milioni, a fronte di un utile di 0,6 milioni del primo semestre 2018.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 0,1 milioni che si confronta con una liquidità netta di 2,5 milioni a fine anno 2018. Un andamento che sconta l’assorbimento di cassa per investimenti per circa 2,5 milioni, di cui 0,9 milioni su beni
immateriali, costituiti nello specifico da spese sostenute su beni di terzi per l’apertura di punti vendita diretti.
Gli investimenti residui hanno riguardato il completamento degli uffici del nuovo stabile dell’headquarter e la realizzazione del nuovo showroom ad Arezzo.
Nei prossimi mesi proseguiranno gli investimenti come programmato dal piano industriale e nel secondo semestre 2019 è prevista la costituzione di una società a Singapore finalizzata all’apertura di punti vendita diretti nel sud-est asiatico. La società porta avanti inoltre il progetto di espansione in Russia, dove prevede l’apertura di due nuovi store entro il prossimo mese di dicembre.
Christian Simoni, Ad di Monnalisa, ha così commentato: “Il nostro Gruppo sta proseguendo in una significativa espansione internazionale attraverso una rete di nuove aperture coerente con la strategia di crescita orientata allo sviluppo del canale retail e, più in generale, del direct to consumer e al consolidamento della brand identity di Monnalisa”.
E aggiunto: “Intendiamo proseguire nel percorso di crescita al fine di accrescere le nostre quote di mercato a livello mondiale. Continua a rafforzarsi la nostra presenza online con l’importante accordo con ALIBABA che consolida il nostro posizionamento in Asia.”
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