Nei primi sei mesi del 2019 SEIF (Società Editoriale Il Fatto) ha realizzato ricavi per 15,1 milioni, in calo del 4,4% dai 15,9 milioni del 1H 2018.
Le vendite dell’editoria, che impattano per il 73,3% sul giro d’affari complessivo, sono scese del 15,6% a 9,5 milioni. Il fatturato della pubblicità, che rappresenta il 16,8% delle vendite totali, ha raggiunto i 2,2 milioni (+3,2%), mentre i ricavi del settore media content (9,9% del fatturato complessivo) sono più che raddoppiati a 1,3 milioni (0,6 milioni nel primo semestre del 2018).
L’Ebitda è diminuito del 74,8% a 0,4 milioni con una marginalità al 2,6% (-730 punti base). Un andamento che sconta i maggiori costi sostenuti per l’ampliamento della struttura organizzativa, sia tecnica (nuovi spazi e locali) sia logistica, con riferimento agli studi televisivi di Roma e agli uffici di Milano, oltre all’aumento dei costi del personale aumenati in linea con quanto programmato per la crescita dimensionale a supporto degli sviluppi produttivi.
L’Ebit diventa negativo per 1,1 milioni (vs un valore positivo per 0,4 milioni), dopo aver spesato ammortamenti per circa 1,4 milioni (1,2 milioni nel 1H 2018) e accantonamenti per 45mila euro (+67,9%)
Il conto economico si chiude con una perdita netta di 862mila euro, a fronte di un risultato positivo di 183mila euro nel 1H 2018.
Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2019 la liquidità finanziaria netta è salita a 3,3 milioni (cassa per 2,8 milioni a fine 2018).
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