Trevi ha presentato i risultati del primo semestre del 2019, chiuso con un giro d’affari consolidato pari a 301,7 milioni.
In particolare, il settore Fondazioni ha generato ricavi per 210 milioni, in crescita grazie all’apertura di iniziative nel nuovo mercato di riferimento europeo e alla crescita dei volumi in Usa e Cile. Rallentamenti invece in Africa e risultati contrastanti in Medio Oriente.
Il portafoglio ordini della divisione risulta pari a 517 milioni.
Soilmec ha invece evidenziato un fatturato di 94 milioni, riscontrando segnali positivi in Italia grazie alle vendite di frese e macchine da palo alto di gamma. In crescita anche l’area APAC e il Nord America, mentre hanno mostrato un rallentamento Europa e Medio Oriente.
Il backlog della divisione mostra invece un incremento grazie al contributo dell’area APAC, del Nord America e dell’Europa.
Nella gestione operativa l’Ebitda si è attestato a 18,3 milioni, con un margine del 6,1%, mentre l’Ebit ha mostrato un risultato negativo per 13 milioni.
Il periodo si è quindi chiuso con una perdita netta di competenza dei soci di 25,7 milioni.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno ammontava a 736,2 milioni, aumentato rispetto ai 692,6 milioni rilevati a fine 2018, incluso un maggior debito per 27,6 milioni inerente all’introduzione dell’IFRS 16.
Si segnala che al 31 agosto, l’indebitamento finanziario netto risulta sale a 746,1 milioni.