La pesante flessione registrata nella seduta odierna, con piccolo gap down in apertura, ha spinto le quotazioni dei titoli dell’holding della famiglia Agnelli al di sotto della trendline ascendente di lungo periodo, attualmente in transito in area 59,35/59,30 euro, accelerando così il movimento ribassista avviato nella seconda settimana di settembre.
Una chiusura di seduta al di sotto di questo importante supporto dinamico, deteriorando il quadro grafico di lungo/medio e breve periodo, potrebbe spingere rapidamente i corsi delle azioni Exor verso il successivo supporto statico posizionato a 58,50 euro, al di sotto del quale ci potrebbero essere margini di discesa fino all’ulteriore supporto individuabile a 56,92 euro. L’eventuale cedimento di questo livello potrebbe poi proiettare le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da John Elkann verso un primo obiettivo ribassista di breve periodo individuabile a 55,14 euro, con il successivo target posizionabile a quota 53,24 euro.
Un primo segnale di forza per i corsi delle azioni Exor, al contrario, potrebbe arrivare dal breakout di una prima resistenza statica posizionata a 60,28 euro in quanto la conseguente riduzione della pressione dei venditori potrebbe permettere un veloce allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 61,364 euro, livello da cui transita la media mobile a 50 sedute. Nel caso di rottura al rialzo di questa barriera le quotazioni dei titoli del gruppo con sede legale ad Amsterdam potrebbero accelerare verso gli obiettivi di breve periodo individuabili rispettivamente a 62,30 euro prima e a 64,26 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli Exor è pari a +24,6% (-7,5% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 4 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 70,15 euro, con un potenziale rialzista del 19,1 per cento.
Quotazione di riferimento: 58,90 euro
+9,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 64,26 euro;
+5,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 62,30 euro;
+4,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 61,364 euro;
+2,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 60,28 euro;
-0,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 58,50 euro;
-3,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 56,92 euro;
-6,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 55,14 euro;
-9,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 53,24 euro.