Mercati – Apertura negativa in attesa dati su lavoro Usa

Apertura debole per le borse europee, in un contesto in cui tornano in primo piano i timori legati al rallentamento della crescita globale. Intorno alle 9:15, a Milano il Ftse Mib cede lo 0,6% in area 21.800 punti.

Negativi anche il Dax di Francoforte (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).

Sui mercati pesa ancora il dato diffuso ieri dell’Ism manifatturiero Usa, che a settembre ha evidenziato il peggior risultato da oltre 10 alimentando nuovamente i timori di recessione e le aspettative che la Federal Reserve tagli ulteriormente i tassi di interesse a ottobre.

Ora l’attenzione si sposta sui dati sul mercato del lavoro a stelle e strisce con la pubblicazione oggi della stima di settembre Adp sul numero di nuovi impieghi nel settore privato, in attesa dell’uscita del Job Report ufficiale in calendario venerdì.

Sul fronte geopolitico, proseguono le violente proteste a Hong Kong, mentre la Corea del Nord ha lanciato altri missili al largo della costa orientale del paese poco dopo aver dichiarato che avrebbe ripreso i colloqui sul nucleare con gli Usa.

Intanto il biglietto verde rifiata leggermente nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro tornato sopra quota 1,09 e il dollaro/yen sceso a 107,8. In calo la sterlina a 1,226 sul dollaro, in attesa della presentazione oggi dell’offerta finale del premier britannico Boris Johnson all’Europa per la Brexit.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,8%) a 59,4 dollari e il Wti (+1,3%) a 54,3 dollari, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 141 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,86 per cento.

Tornando a Piazza Affari, in rosso in avvio Tenaris (-1,7%), Pirelli (-1,3%), Cnh (-1,4%) e Leonardo (-1,3%), mentre avanzano Ubi (+0,4%), Juventus (+0,3%) e Fineco (+0,3%). In calo Fca (-1%) che a settembre ha registrato un incremento delle immatricolazioni del 10,9% in Italia rispetto al +13,4% del mercato.