Nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda ha terminato a -0,7%, al di sopra del corrispondente indice europeo di confronto (-1,5%).
A catalizzare l’attenzione degli investitori sono stati i poco convincenti dati macro della giornata che hanno visto l’indice ISM manifatturiero statunitense di settembre segnare la rilevazione più debole da giugno 2009 a 47,8 punti.
In aggiunta si segnalano le tensioni geopolitiche, che vanno dal rischio impeachment del presidente americano Donald Trump alle questioni commerciali tra Usa e Cina.
Nel Ftse Mib dominano le vendite con Salvatore Ferragamo a -0,5% e Moncler a -1,1 per cento.
Tra le Mid Cap l’unica positiva è Brunello Cucinelli (+0,1%), mentre Tod’s e Ovs cedono rispettivamente lo 0,5% e l’1,1 per cento.
Termina flat Zucchi, il cui indebitamento finanziario netto ad agosto è sceso a 38,5 milioni, dai 40,2 milioni di fine luglio scorso.
Vendite contenute su Rosss (-0,8%) e Piquadro (-0,9%).
Lettera anche Aeffe, che ha lasciato sul terreno il 3,1 per cento.
Infine, si segnala che ad agosto l’indebitamento finanziario netto di Stefanel è ammontato a 89,4 milioni (88,9 milioni al 31 luglio scorso).