Dopo aver annunciato lo luglio l’acquisto della compagnia assicurativa Seguradoras Unidas e della società di servizi AdvanceCare per 600 milioni “abbiamo ancora almeno altri 3 miliardi da investire nella crescita”.
Lo ha affermato in un’intervista a Bloomberg Philippe Donnet, Group Ceo di Generali, spiegando che “l’M&A è un ottimo acceleratore per la crescita solo se si tratta di operazioni di successo” e dettosi sicuro di trovare “le opportunità adatte a noi”.
Nello specifico, la compagnia triestina è alla ricerca di piccole e medie realtà in Europa (tranne il Regno Unito) specializzate soprattutto nel segmento danni, nella salute, nel welfare e nell’assistenza, per “diventare uno dei tre maggiori operatori nei Paesi in cui siamo già presenti”, ha sottolineato Donnet. Nel radar anche possibili target in Paesi come Malesia, Thailandia e Brasile.
Per quanto riguarda l’asset management, il gruppo è alla ricerca di possibili operazioni in Asia, Stati Uniti ed Europa (inclusa la Gran Bretagna), allo scopo di costituire una piattaforma multi-boutique attiva nella gestione patrimoniale.
In merito al consolidamento del settore, il manager ha spiegato: “Non credo nelle grandi operazioni di consolidamento a causa dei rischi di gestione e di quelli regolatori”.
Donnet ha poi aggiunto che “si assisterà a una ondata di aggregazioni in Europa visto che le società più piccole potrebbero avere difficoltà determinate da questo scenario prolungato di tassi rasoterra”, con Generali pronta a “un ruolo proattivo”.
In apertura di contrattazioni a Piazza Affari il titolo cede lo 0,1% a 17,42 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,4 per cento.