Tecnologia (-2,5%) – Vendite sul comparto, crolla Tim (-5,4%) fra le tlc

Il Ftse Italia Tecnologia termina in calo del 2,5% sostanzialmente in linea con l’Euro Stoxx Tecnologia (-2,9%) e il Ftse Mib (-2,9%).

È stata una seduta all’insegna delle vendite per le borse internazionali, appesantite dagli ultimi dati macro deboli in un contesto già reso incerto dalle tensioni commerciali e geopolitiche. La stima Adp sul mercato del lavoro statunitense è risultata lievemente inferiore alle attese e al dato del mese precedente, in attesa del job report di venerdì.

Focus anche sulla Brexit e sulla nuova proposta di Boris Johnson all’UE, per tentare un accordo in extremis prima del 31 ottobre. Il Wto ha autorizzato gli Usa ad imporre tariffe verso l’Ue per 7,5 miliardi in risposta agli aiuti ad Airbus.

Tornando al comparto tech e tlc, la big cap Stm archivia gli scambi in ribasso del 2,7% mentre la tlc Telecom Italia cede il 5,4 per cento. Secondo le indiscrezioni di stampa degli ultimi giorni, Massimo Tononi, attuale Presidente di Cassa Depositi e Prestiti, sarebbe il nome più probabile per il dopo Fulvio Conti che la scorsa settimana ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico di Presidente del gruppo.

Limitano i danni le mid cap Reply (-1,1%) e Sesa (-1,1%), con quest’ultima che detiene in proprio lo 0,24% del capitale.

Fra le aziende a minor capitalizzazione acquisti su Piteco (+1%), che ha assegnato 5.000 azioni di compendio. Negativa Tiscali (-3,4%), il cui indebitamento finanziario netto a fine agosto è pari a 86 milioni.