UBS ha confermato il giudizio Buy sul titolo Atlantia e il target price di 25,40 euro, ottenuto attraverso il metodo della somma delle parti. Una valutazione che incorpora un potenziale upside del 22,3% rispetto alla chiusura di ieri a 20,77 euro.
Il giudizio buy, spiegano gli analisti della banca svizzera, è sostenuto dalle seguenti tre ragioni: a) ritorni dei flussi di cassa attrattivi (adjusted free cash flow di circa 1,5 miliardi all’anno e dividend yield del 7%); b) rischi e costi collegati al tragico collo del ponte di Polcevera ancora incerti; c) Favorevole andamento dei tassi di interesse italiani (il decennale è sceso di 200 pb da inizio anno allo 0,8%).
Dopo gli ultimi avvenimenti in ASPI e SPEA, l’ultimo intervento del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha riportato in voga il tema della revoca delle concessioni autostradali mentre i precedenti commenti del nuovo Ministro dei Trasporti avevano indicato una potenziale modifica dei contratti in essere.
Le ipotesi di revoca della concessione, sottolineano gli analisti, sono state sempre seguite da ulteriori perplessità circa la complessità del processo: le penali rappresenterebbero infatti un potenziale problema per le casse del Paese (circa 20 miliardi).
Le dinamiche borsistiche del titolo evidenziano al momento una variazione negativa del 20% dal 14 agosto 2018, data del crollo del Ponte di Genova, corrispondente a una perdita di capitalizzazione di 4 miliardi.
Da inizio anno Atlantia ha recuperato circa il 14%, sostenuto principalmente dal favorevole andamento del premio per il rischio Italia. Tuttavia le quotazioni attuali, secondo UBS, sconterebbero ancora una perdita intorno al 50% del valore di Autostrade per l’Italia, a causa dell’incertezza sulla concessione.