L’assemblea straordinaria dei soci di Salini Impregilo ha autorizzato il board a procedere con l’aumento di capitale da 600 milioni, punto di partenza per il salvataggio di Astaldi e per l’avvio del Progetto Italia.
Si ricorda che l’aumento di capitale sarà sottoscritto per 50 milioni da Salini Costruttori, per 250 milioni da CDP Equity e per 150 milioni dalle banche finanziatrici.
I restanti 150 milioni saranno invece offerti al mercato e coperti da un consorzio di garanzia formato da BofA Merrill Lynch, Citi e Natixis.
L’iniezione di capitale servirà in parte per finanziarie l’ingresso di Salini Impregilo in Astaldi, che avverrà tramite un aumento di capitale da 225 milioni e sarà il primo passo del Progetto Italia.
Nel perimetro della nuova Salini Impregilo, ha affermato l’Ad Pietro Salini a margine dell’assemblea, potrebbe inoltre rientrare Pizzarotti, con cui “sono in corso dei contatti”, mentre non è al momento in agenda il coinvolgimento di Trevi.
Infine, l’assemblea ha approvato le deleghe al CdA per attuare le modifiche allo statuto necessarie a recepire la governance della nuova Salini Impregilo.
Anche su quest’ultimo aspetto si è espresso l’Ad Pietro Salini, secondo cui il prossimo presidente dovrà essere “una figura di importante, di stimolo e di raccordo del CdA”, che abbia “le competenze e lo status per gestire una società che è tra i principali attori del Paese”.