Abitare In – Una progressione geometrica in uno scenario effervescente  

La società milanese guidata da Luigi Gozzini e Marco Grillo completa con pieno successo la commercializzazione del quarto intervento di rigenerazione urbana e vara il piano al 2021 da 282 milioni di ricavi, mentre la pipeline al 2024 si sintetizza in 800 milioni di ricavi e 200 milioni di utile lordo. Il tutto dopo aver venduto ad oggi oltre 500 appartamenti personalizzati di nuova concezione.

Abitare In è una PMI Innovativa leader nello sviluppo immobiliare residenziale milanese attiva attraverso un modello di business unico e vincente, come testimoniano le quattro iniziative completate con la commercializzazione di tutti i 500 appartamenti offerti.

Una serie di progetti di rigenerazione urbana caratterizzati da un prodotto altamente innovativo e personalizzato ad hoc sulle esigenze delle famiglie, “in linea con il cosiddetto approccio ‘Tailor Made Home’ rivolto al segmento di clienti ‘affordable’ “, ricorda Marco Grillo, Ceo di Abitare In.

Percorso destinato a registrare un’accelerazione come si rileva dal piano al 2021 e dalla pipeline al 2024. Periodo al termine del quale i ricavi cumulati dovrebbero superare gli 800 milioni con un utile pre tasse di 200 milioni.

Risultati che testimoniano il sentiment positivo vissuto dal mercato immobiliare milanese, uno dei più dinamici a livello europeo, anche perché sostenuto da un trend demografico forte e di lungo periodo come evidenzia lo studio realizzato dal Cresme, che stima 400mila nuovi residenti entro il 2035.

Ed il gruppo guidato da Grillo “è pronto a cogliere queste opportunità facendo leva anche sull’innovazione di prodotto, sulla informatizzazione dei processi, sulle economie di scala e sulle partnership in grado di garantire gli alti livelli di redditività”.

Uno scenario che alimenta l’attenzione degli investitori e degli analisti, che hanno prontamente aggiornato le stime sul titolo indicando un target price di 56,3 euro con un potenziale upside ad oggi del 15%. E ciò dopo che dalla sua quotazione del 2016 ha guadagnato il 255% sovraperformando del 262% il corrispondente Ftse Aim Italia.

Marco Grillo, Ceo di Abitare In, delinea le priorità strategiche

“Proseguire nell’innovazione del prodotto e nell’informatizzazione dei processi, concentrando la presenza su Milano e confermando gli ottimi livelli di redditività conseguiti grazie anche ad un modello scalabile”.

Sono queste, sottolinea Marco Grillo, Amministratore Delegato e Co-Fondatore di Abitare In, “le priorità strategiche a cui stiamo lavorando con l’obiettivo di centrare i target al 2024: 800 milioni di ricavi cumulati e 200 milioni di utili pre tasse, di cui rispettivamente 282 e 66 milioni nel triennio 2019-2021”.

Obiettivi ambiziosi, ma “sostenuti da uno scenario decisamente positivo per la città di Milano e per chi lavora nel comparto, come indica anche la dinamica demografica, a cui è abbinata una domanda di abitazioni crescente”.

Innovarsi nel prodotto e informatizzare i processi aziendali

Abitare In, prosegue Grillo, “nasce da un’intuizione secondo cui la casa non deve essere più considerata come un mero asset patrimoniale, bensì come un prodotto di consumo. Una convinzione che ci ha spinto fin da subito verso la formulazione di un’offerta totalmente personalizzabile, con un approccio Tailor Made”.

Un obiettivo estremamente complesso, prosegue l’Ad, “raggiunto innovando radicalmente i processi di sviluppo e introducendo due principali novità, su cui lavoriamo costantemente: un modello progettuale proprietario e un’informatizzazione di tutte le fasi dello sviluppo”. 

“Il nostro modello esprime una base comune per tutte le abitazioni, su cui poi possiamo personalizzare la casa in base alle esigenze dei clienti così come avviene, in parte, anche nell’industry delle automobili partendo dalla scocca comune”.

C’è poi il tema dei “processi aziendali, altamente informatizzati con una nuova piattaforma e utilizzo di software commerciali e opensource come BIM e Salesforce. Un percorso all’interno del quale un ruolo fondamentale è assegnato a Prodecto, software grazie al quale ottimizzare i processi e monitorare i costi”.

Milano resterà centrale nei nostri sviluppi

“Il capoluogo manterrà una centralità assoluta e la crescita sarà guidata da un trend demografico straordinario. Trend mai sperimentato in passato e in netta controtendenza rispetto all’andamento delle altre città italiane”.

Dal dopoguerra in poi, sottolinea Grillo, “si sono manifestati almeno quattro grandi cicli economici, supportati da contesti demografici lineari, mentre l’attuale trend rappresenta una rottura ed è alimentato da flussi demografici consistenti e di medio-lungo periodo”.

Milano, completa il Ceo di Abitare In sull’argomento, “rappresenta infatti sempre di più un polo di attrazione per la ‘Young Middle Class’ e la città per eccellenza dove iniziare il percorso di studi, lavorare e poi costruire famiglia”.

Confermare gli alti livelli reddituali

“Il nostro modello di business ha dimostrato negli anni di avere una redditività caratteristica importante e di essere perfettamente scalabile: più aree compriamo e più grande sarà il nostro fatturato”.

Gli obiettivi di redditività, prosegue Grillo, “potranno così essere consolidati ed aumentati attraverso le economie di scala, da sempre fondamentali per noi di Abitare In, a partire dalla fase autorizzativa in sede progettuale e fino alla realizzazione dell’immobile”.

Sinergie importanti, aggiunge il capo azienda, “giungono anche dallo sviluppo delle partnership siglate con alcune fra le più importanti realtà del Paese, fra le quali BTicino, Alessi, Zucchetti e Sciuker Frames. Partnership alla cui base c’è una forte attività di ricerca focalizzata sull’innovazione di prodotto e successivamente una ottimizzazione dei processi produttivi”.

Lo scenario di medio termine si conferma positivo

“La visione sul prossimo futuro si conferma estremamente positiva ed è ampiamente sostenuta dalla crescita economica e demografica che sta vivendo Milano, sempre più indipendente dalle dinamiche che caratterizzano il Paese Italia” illustra l’Amministratore Delegato.

“Gli studi indicano oltre 400.000 nuovi residenti nel 2035, in una città che già oggi conta 1,4 milioni di abitanti, creando il bisogno di circa 14.000 nuove case all’anno”.

Numeri che alimentano le nostre prospettive di sviluppo in una città che, aggiunge e conclude Marco Grillo, “per oltre ottant’anni ha avuto una forte vocazione industriale, con un tessuto di piccole e medie imprese produttive e di trasformazione che oggi non hanno più alcun motivo di restare in città e offrono così innumerevoli spazi pronti per essere recuperati in un pieno spirito di rigenerazione urbana”.

Nuovo Piano Industriale 2019-2021

I numeri annunciati nel nuovo piano industriale 2019-21 reso noto lo scorso 27 settembre confermano il trend di crescita del gruppo milanese che si attende di realizzare ricavi per 42 milioni nel 2019, 100 milioni nel 2020 e 140 milioni nel 2021, con un EBT rispettivamente di 9 milioni, 15 milioni e 42 nei tre anni di piano. 

Nel 2021 il portafoglio ordini raggiungerà 310 milioni mentre nell’intero arco temporale le caparre e gli anticipi già contrattualizzati passeranno dai 55,8 milioni di fine 2019 a 85 milioni nel 2021.

“Il nostro modello di business premiante ha già portato a risultati straordinari ed in continuo miglioramento e con il nuovo piano intendiamo sfruttare tutto il know how sviluppato per portare la Società ad esprimere il suo completo potenziale” illustra Marco Grillo.

La pipeline al 2024 da 800 milioni di ricavi

In occasione della diffusione del piano industriale 2019-21, la società ha presentato inoltre un importante aggiornamento sulle future iniziative immobiliari, considerando le aree già di proprietà di Abitare In o di cui la società è promissaria acquirente.

La pipeline conta 15 iniziative immobiliari con oltre 190.000 mq commerciali e più di 2.050 appartamenti, per un totale di 800 milioni di ricavi e un EBT superiore a 200 milioni.

Stime che, è doveroso sottolineare, sono state prudenzialmente basate su un’ipotesi di prezzo di vendita di 386.400 euro per unità tipo alla luce di un prezzo medio di vendita a consuntivo delle ultime operazioni di 414.000 euro per unità.

Analisti

Gli analisti di Banca Imi hanno aggiornato le stime sul titolo dopo la pubblicazione del nuovo piano industriale 2019-2021 e della pipeline al 2024, assegnando giudizio ADD e alzando il target price a 56,3 euro dai precedenti 42,9 euro.

Un prezzo obiettivo che ad oggi incorpora un potenziale upside del 15% rispetto alla chiusura di venerdì 4 ottobre a 49 euro.

La valutazione è stata condotta dagli analisti attraverso il metodo dei DCF, considerando i flussi al netto delle tasse derivanti dai progetti in corso di sviluppo.  Secondo le stime, la società milanese dovrebbe consolidare nel 2020 i ricavi del progetto Maggiolina. Tacito e Corvetto sono attesi nel 2021, Somalia tra il 2021 e il 2022 mentre Cadolini, Naviglio Grande e Savona tra il 2022 e il 2023.

Borsa

Dal suo sbarco a Piazza Affari, avvenuto ad un prezzo di collocamento di 13,8 euro per azioni (138 prima del frazionamento 1:10), il titolo ha messo a segno un’importante performance raggiungendo una valutazione di 49 euro (+255%).

Un’esperienza importante che assume ancora più valore se confrontata con l’andamento del Ftse Aim Italia che nel medesimo orizzonte temporale ha ceduto circa 7 punti percentuali.

La crescita del titolo testimonia ampiamente la bontà dell’operato della società milanese che nel corso degli anni ha saputo convincere il mercato del valore e dell’unicità del proprio modello.

Infine, si sottolineano le ampie possibilità di rialzo per il titolo, come sottolineano anche gli analisti, che non ha ancora riflesso le interessanti proiezioni indicate nel piano e nella pipeline.