Brembo – Conferma guidance 2019 e possibilità di M&A

Il gruppo bergamasco ha confermato la guidance 2019 e la possibilità di operazioni di M&A che consentano anche un salto dimensionale, con focus su segmenti complementari al proprio core business.

In un’intervista al Sole 24 Ore, Brembo ha ribadito come l’innovazione tecnologica rimanga uno dei pilastri della propria strategia, continuando a investire in ricerca e sviluppo con l’obiettivo di spingere ulteriormente su sistemi frenanti hi-tech per contrastare le difficoltà che sta vivendo il settore automotive.

In uno scenario del mercato auto che vede volumi in calo, per il 2019 la società prevede ricavi in lieve diminuzione rispetto allo scorso esercizio e un Ebitda margin sostanzialmente stabile al 19% (incluso l’effetto dell’IFRS 16), mentre i Capex sono confermati a circa 200 milioni.

Numeri sostanzialmente in linea con il consensus degli analisti raccolto da Bloomberg, che per l’intero esercizio stima un fatturato in calo dell’1,5% a 2,6 miliardi e un Ebitda margin al 19,2 per cento.

Sul fronte M&A, i possibili target su cui si concentra il gruppo sono realtà già redditizie che consentano un’ulteriore spinta sull’innovazione tecnologica per aumentare il contenuto hi-tech dei propri prodotti, consentendo di espandere la propria offerta nel settore automotive mantenendo però il focus sul core business dei sistemi frenanti.

Data la solidità patrimoniale del gruppo, eventuali operazioni potrebbero essere finanziate tramite il ricorso al debito, con un rapporto Netdebt/Ebitda che potrebbe momentaneamente superare le 3x (ovvero un indebitamento finanziario netto superiore a 1,5 miliardi), per poi normalizzarsi grazie alla capacità dell’azienda di generare cassa.

Si ricorda infine che secondo i dati raccolti da Bloomberg i giudizi degli analisti su Brembo si dividono in 3 ‘buy’, 5 ‘hold’ e 1 ‘sell’, con un target price medio a dodici mesi di 10,59 euro pari a un potenziale upside di circa il 26% rispetto alle quotazioni attuali. La performance del titolo da inizio anno è negativa di circa il 7 per cento.