Nel pomeriggio le principali borse del vecchio continente proseguono nel ribasso avviato a metà mattinata, scontando gli ultimi aggiornamenti sul fronte commerciale Usa – Cina e accantonando immediatamente le indicazioni positive derivanti dai dati macro tedeschi.
Intorno alle ore 16:00, Milano cede l’1,2% in area 21.375 punti. Il Dax 30 di Francoforte si muove in ribasso dell’1,2%, il Cac40 di Parigi dell’1,1%, l’Ibex35 di Madrid dell’1,3% e il Ftse 100 di Londra dello 0,5%. Nel frattempo anche oltreoceano Wall Street ha aperto in rosso: Dow Jones -1,1%, S&P500 -1,3%, Nasdaq -1,4%.
I mercati hanno accolto negativamente i nuovi rumors riguardanti l’amministrazione Trump, intenzionata ad imporre una serie di potenziali restrizioni al flusso di investimenti in Cina effettuati dai fondi pensionistici del governo USA.
Sempre l’amministrazione Trump, ricordiamo, aveva inserito ieri 28 società cinesi (8 tecnologiche) all’interno della black list delle società che violano i diritti umani contro le minoranze musulmane. Pechino d’altro canto ha annunciato di voler restringere le materie oggetto dell’accordo commerciale, escludendo dal tavolo delle trattative alcune questioni.
Notizie che hanno raffreddato il sentiment, nonostante la conferma dell’imminente incontro tra la delegazione cinese e i vertici statunitensi, tra cui il rappresentante al Commercio americano Robert Lighthizer e il segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin.
Gli operatori restano in attesa anche delle nuove indicazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve attese dall’intervento di questa sera del chairman Jerome Powell e dalla diffusione domani delle minute del Fomc.
Sul Forex, il dollaro resta sostanzialmente stabile nei confronti dell’euro a 1,0972 mentre cede terreno nei confronti dello yen a 106,92. La sterlina arretra verso le altre valute dopo gli ultimi sviluppi sulla Brexit che non escludono il posticipo della deadline dal 31 ottobre al 31 gennaio.
Tra le materie prime, scendono le quotazioni del greggio con il WTI e il Brent rispettivamente a 52,11 dollari al barile (-1,2%) e 57,83 dollari al barile (-0,9%). In leggero ialzo l’oro a 1.511 dollari l’oncia (+0,5%).
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano scende allo 0,84 per cento con il relativo spread Btp-Bund in aumento a 144 punti base.
Tornando a Piazza Affari, UBI Banca guadagna lo 0,2%, con Hera (+0,1%) e Campari (+0,1%) sopra la parità. Vendite diffuse sul resto del listino con in coda STM (-3,1%), FinecoBank (-3,9%) e Diasorin (-5,6%).