Gli Stati Uniti hanno aggiunto alla black list otto giganti della tecnologia cinese, con l’accusa di violazioni dei diritti umani nei confronti delle minoranze musulmane.
Fra queste, due società attive nel settore della videosorveglianza, Hangzhou Hikvision Digital Technology e Zhejiang Dahua Technology, che controllano circa un terzo del mercato a livello globale.
Inoltre, nella lista nera rientrano anche due società cinesi di intelligenza artificiale, SenseTime Group e Megvii Technology. Quest’ultima starebbe studiando una IPO da 1 miliardo di dollari a Hong Kong ed è supportata dal colosso cinese dell’e-commerce Alibaba.
Un portavoce della Casa Bianca ha dichiarato che la mossa non è correlata ai negoziati commerciali, che riprenderanno giovedì con gli incontri di alto livello a Washington tra i funzionari di Usa e Cina.
Intanto le 8 società si aggiungono ad un elenco di aziende con cui i fornitori americani non possono intrattenere rapporti, fra cui spicca il gigante delle telecomunicazioni Huawei, finito nel mirino per motivi di sicurezza nazionale.
