ValueTrack ha rivisto il fair value delle azioni Esautomotion da 4,26 a 3,7 euro, valore che implica un potenziale upside di circa il 28,5% rispetto al prezzo di chiusura di ieri di 2,88 euro.
Lo studio dell’analista arriva in scia alla semestrale che ha presentato risultati in linea con la strategia del gruppo, orientata ad aumentare la penetrazione sul mercato attraverso azioni commerciali aggressive volte ad affrontare la debolezza del mercato globale.
Ciò ha permesso a Esautomotion di performare meglio dei competitor a livello di top line, ma ha comportato il sacrificio di parte della redditività dovuto a un peggiore product mix e all’incremento delle spese generali e dei costi del personale.
ValueTrack ha dunque rivisto le stime per il 2019 e il 2020.
Nel 2019 il fatturato è quindi atteso a 18,7 milioni (vs. 20,3 milioni in precedenza) che mostra una crescita single digit, mentre l’Ebitda è stimato a 4,2 milioni (vs 6,1 milioni) con un margine in ripresa rispetto al primo semestre (22,5%).
L’utile netto dovrebbe fissarsi a 2,1 milioni (vs 3,5 milioni), mentre la liquidità netta ammontare a 7,7 milioni (vs 10,5 milioni).
Nel 2020 i ricavi dovrebbero invece raggiungere i 21,3 milioni (24,4 milioni), con una crescita più consistente rispetto all’anno precedente, mentre l’Ebitda è atteso a 5 milioni (vs 7,5 milioni) con un margine in ulteriore recupero al 23,5 per cento.
Una dinamica che sarà possibile grazie alla riduzione dei costi di approvvigionamento e produzione, a seguito della presenza in Cina dopo l’accordo firmato con Sangalli Servomotori.
L’utile netto è invece stimato a 2,5 milioni (vs 4,4 milioni), con un basso tax rate che potrebbe ulteriormente scendere in caso di approvazione del patent box, mentre la liquidità netta è prevista a 10,1 milioni (vs 14 milioni).
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